Mezzogiorno: BASILICATA AL VOTO, 4 CANDIDATI PER PRESIDENZA REGIONE

Basilicata al voto domenica 24 marzo per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale. Seggi aperti dalle ore 7 fino alle 23. Le operazioni di spoglio delle schede inizieranno subito dopo. Le consultazioni elettorali lucane sono considerate un nuovo test sugli equilibri politici italiani, dopo le elezioni regionali in Abruzzo e in Sardegna. I candidati alla carica di presidente della Regione sono quattro. Carlo Trerotola guida la coalizione di centrosinistra ed è sostenuto da sette liste: “Lista del presidente Trerotola”, “Basilicata Prima Riscatto”, “Verdi Realtà Italia”, “Partito socialista italiano”, “Progressisti per la Basilicata”, “Comunità democratiche-Partito democratico”, “Avanti Basilicata”. Il candidato alla carica di governatore per il centrodestra è invece Vito Bardi: a suo sostegno ci sono “Lega Salvini Basilicata”, “Idea per un’altra Basilicata”, “Forza Italia Berlusconi per Bardi”, “Fratelli d’Italia” e “Basilicata positiva Bardi presidente”.
Un’unica lista è quella presentata dal Movimento 5 Stelle, il cui candidato alla carica di presidente è Antonio Mattia, così come soltanto una è la lista del candidato alla carica di governatore Valerio Tramutoli, denominata “La Basilicata possibile Tramutoli presidente”. Si voterà secondo il sistema elettorale previsto dalla legge regionale n. 20 del 20 agosto 2018. Gli aventi diritto al voto – secondo gli ultimi dati forniti dalle Prefetture – sono 573.970. Gli elettori dovranno presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e con la tessera elettorale. Si potrà votare per un candidato presidente tracciando un segno sul suo nome, e in questo caso il voto è valido solo per l’elezione del presidente e non si estende a nessuna lista; si potrà votare per un candidato presidente e per una delle liste a lui collegate; oppure si potrà votare solo per una lista ed in questo caso il voto si estende anche a favore del candidato ad essa collegato. Non è ammesso il voto disgiunto: la scelta di un candidato presidente e di una lista diversa da quelle a lui collegate determinerà quindi l’annullamento della scheda.
L’elettore potrà esprimere una o due preferenze per i candidati alla carica di consigliere della lista prescelta, scrivendo il cognome oppure il cognome e il nome. Se vengono espresse due preferenze dovranno essere destinate a candidati di sesso diverso e della stessa lista. Il territorio della regione è ripartito in 2 circoscrizioni elettorali coincidenti con il territorio delle province di Matera e di Potenza. La ripartizione dei 20 seggi tra le circoscrizioni elettorali avviene in misura proporzionale alla popolazione residente: tredici seggi sono stati attribuiti alla provincia di Potenza e sette a quella di Matera. L’assegnazione dei seggi alle liste concorrenti su base circoscrizionale è effettuata con criterio proporzionale, mediante riparto nelle singole circoscrizioni e recupero dei voti residui nel collegio unico regionale. Prevista una soglia di sbarramento al 3 per cento per le liste singole e all’8 per cento per le coalizioni. Sarà proclamato presidente della giunta regionale il candidato che avrà conseguito il maggior numero di voti validi su tutto il territorio regionale.
Tra i 20 consiglieri regionali è compreso di diritto il candidato presidente della Regione secondo classificato. I consiglieri regionali sono eletti a suffragio universale con voto diretto, libero e segreto, attribuito a liste di candidati concorrenti su base circoscrizionale e con premio di maggioranza. Se il candidato presidente eletto avrà ottenuto almeno il 40 per cento dei voti, le liste che lo appoggiano si vedranno assegnare 12 seggi (escluso quello del presidente), pari al 60 per cento; se invece avrà ottenuto il 30 per cento, alle liste andranno 11 seggi (il 55 per cento); se invece otterrà meno del 30 per cento, alle liste andranno 10 seggi (pari al 50 per cento).