Ven. Ott 11th, 2024

Economia: ENI E CNR PER SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA RICERCA

Il presidente del Cnr Massimo Inguscio e l’Ad di Eni Claudio Descalzi,  hanno firmato un Joint Research Agreement (JRA) per l’istituzione di quattro centri di ricerca congiunti localizzati nel Mezzogiorno. I ricercatori dei laboratori, istituiti presso centri operativi o di ricerca già esistenti, lavoreranno insieme in quattro aree fondamentali, vale a dire per la decarbonizzazione del settore energetico e una crescita sostenibile, la promozione dell’economia circolare e della bioeconomia e per lo sviluppo di sistemi idrici e tecniche di agricoltura innovativi e sostenibili, ovvero in sintesi: Studio dei cambiamenti climatici nell’ Artico a Lecce; Energia pulita da fusione a confinamento magnetico a Gela; Gestione sostenibile e innovativa del ciclo dell’acqua in Basilicata; Sviluppo di un’agricoltura a basse emissioni di CO2 a Portici. Tutti i centri saranno dotati di laboratori dedicati in cui sviluppare i progetti di ricerca, definiti e concordati da CNR ed Eni in termini di obiettivi, attività e risorse. Le attività di ricerca congiunte del laboratorio Eni-CNR a Lecce, presso l’Istituto CNR Nanotec, saranno dedicate ad analizzare e quantificare i processi climatici legati alla destabilizzazione della criosfera artica, in particolare del permafrost, e della valutazione degli effetti del suo scongelamento sull’oceano artico. Questi processi, estremamente rilevanti, sono in grado accelerare l’attuale riscaldamento del pianeta e di peggiorare la qualità dell’ambiente. Lo sforzo congiunto Eni-CNR porterà a costituire il primo laboratorio italiano per lo studio integrato della criosfera terrestre artica, che utilizzerà misure in campo, osservazioni satellitari e modellistica numerica.

Per l’Ad di Eni Descalzi “la collaborazione con CNR si inquadra nella strategia Eni di forte cooperazione con l’eccellente sistema della ricerca italiano. Siamo orgogliosi di avere all’attivo 9 accordi strategici con le principali università ed enti di ricerca del paese, per un investimento di più di 67 milioni, evidenziando il nostro impegno nel campo della Ricerca e Sviluppo”. 

Il presidente del Cnr Inguscio sottolinea come “laccordo rappresenta un esempio unico di alleanza che permetterà di fare sinergia sulle conoscenze reciproche e nei laboratori congiunti sul territorio. Questa alleanza produrrà innovazioni di ricerca e tecnologiche su scala industriale nel Mezzogiorno con benefici scientifici anche in altre zone dell’Italia e del Mondo. I ricercatori del Cnr e di Eni lavoreranno assieme allo sviluppo di quattro aree fondamentali per la decarbonizzazione del settore energetico, la promozione dell’economia circolare e della bioeconomia, a sostegno di sistemi idrici più efficienti e di tecniche di agricoltura innovativi in linea con i principali obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e al tempo stesso per promuovere soluzioni e mitigare gli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo e in aree geografiche strategiche del Corno d’Africa, Sahel, Medio Oriente”.

 

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