Ven. Dic 13th, 2024

Top News: MEZZOGIORNO, PICCOLE IMPRESE IN SALUTE MA PREOCCUPA STOP CRESCITA

ROMA (ITALPRESS) – Le Pmi meridionali sono a un punto di svolta. Il trend di crescita riscontrato per tutto il 2017 inizia a mostrare segnali di rallentamento e i risultati delle imprese evidenziano prospettive incerte per i prossimi mesi: i pezzi di tessuto imprenditoriale andati perduti con la crisi faticano a ricomporsi. Per tornare a correre, e arginare il peggioramento in vista, le sfide decisive per le piccole e media imprese sono l’apertura del capitale, della governance e l’internazionalizzazione, e il conseguente salto dimensionale.

La quinta edizione del Rapporto Pmi Mezzogiorno, a cura di Confindustria e Cerved, con la collaborazione di SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno – restituisce una fotografia in chiaroscuro delle quasi 30mila Pmi di capitali del Mezzogiorno comprese tra 10 e 250 addetti, che da sole vantano oltre 136 miliardi di euro di fatturato e un valore aggiunto di quasi 32 miliardi di euro, pari a circa il 10% del PIL meridionale.

È una fotografia in chiaroscuro perché fino al 2017 mostra, per il quinto anno consecutivo, un andamento positivo del fatturato (+4,4%) e del valore aggiunto (+3,5%) non molto lontano da quello delle Pmi del resto del Paese. Ma al tempo stesso emergono anche segnali negativi come l’ulteriore frenata della redditività lorda, con i margini che crescono solo dello 0,5% e un indebitamento sostanzialmente fermo (+0,4%), segno che per numerose imprese l’accesso al credito resta difficoltoso, nonostante l’ampia liquidità a tassi accessibili ancora disponibile.

“Sembra che il peso delle diseconomie interne ed esterne all’impresa meridionale, già evidente negli anni precedenti, ne abbia ulteriormente appesantito la corsa – si legge nel rapporto -. A pesare sulla competitività delle imprese meridionali è un costo del lavoro che nel 2017 è tornato a crescere più del valore aggiunto, portando il CLUP al 69,8%, anche per effetto di un significativo incremento degli addetti (85 mila in più, +10%), portando gli occupati nelle Pmi meridionali nel complesso a 742 mila, di cui il 58% impiegato in piccole imprese”.

(ITALPRESS).

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