“Salvini dovrebbe prima studiare. Quando affronta i temi ambientali non sa di che cosa parla». Lo dice il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in un’intervista sul Corriere della Sera.
«Prendiamo i termovalorizzatori – aggiunge-. Volerne costruire di nuovi è antistorico, soprattutto quando alcune regioni – Lombardia e Veneto tra queste – stanno pianificando di chiuderli. È una questione di buon senso che si spiega con i numeri».
«Secondo gli obiettivi europei gli inceneritori bruciano rifiuti indifferenziati non riciclabili e non compostabili, e noi abbiamo un accordo con l’Europa per cui entro il 2030 dobbiamo arrivare al 70% di raccolta differenziata. Cosa ci mettiamo quindi in quegli ipotetici impianti che nel 2030 avremmo appena finito di costruire? Non è un caso che nel contratto di governo che anche la Lega ha siglato c’è scritto di superare gradualmente gli inceneritori».
In merito alla Tav precisa: “non ho alcun potere decisionale».
«Non ho potere decisionale ma Toninelli e Di Maio – ministro dei Trasporti e dello Sviluppo economico – recepiscono i miei pareri».«Il più grave” dei problemi causati all’ambiente, “a mio parere, è quello dell’amianto. Per costruire quel tratto di ferrovia devono bucare colline e montagne ricche di amianto».
«L’amianto si diffonde nell’aria in fibre molto sottili, se respirato può uccidere».