Oltre 6000 i rom e sinti in emergenza abitativa a Roma nel 2018, un numero pari allo 0,20% della popolazione della Capitale, secondo la seguente suddivisione: 4.080 rom e sinti presenti in 16 insediamenti formali (comprensivi dei “campi tollerati”); circa 1.300 rom e sinti presenti nei circa 300 insediamenti informali; circa 650 rom presenti in un’occupazione monoetnica. E’ quanto emerge dal rapporto “I margini del margine” dell’Associazione 21 luglio dedicato alle comunita’ rom nelle baraccopoli italiane.
“Con gli eventi di Torre Maura, a Roma, si è compiuto un pericoloso, ulteriore passaggio – si legge -. Le reiterate dichiarazioni di esponenti politici hanno di fatto legittimato le azioni di frange di estrema destra a cui è stato consentito per tre giorni di organizzare un presidio permanente – senza autorizzazione prevista dalla legge – al fine di allontanare, attraverso minacce, le famiglie rom presenti nel centro di raccolta rom di via Salaria”.
“Potrebbe essere questa la scintilla che, in un’operazione di pericolosa emulazione, rischia di provocare nel nostro Paese focolai di pogdrom anti rom che andrebbero colpire quanti, nelle nostre periferie, sono riconosciuti come rom, come indigenti, come poveri urbani. L’allontanamento volontario di famiglie rom dall’Italia – conclude l’Associazione – è già un fatto registrato nelle principali città nel 2018, che potrebbe intensificarsi in tempi molto brevi”.