Politica: SALVINI “CON ME PORTI RIMANGONO CHIUSI”

“Mi è arrivata la notizia dell’iscrizione a giudizio per un altro sequestro di persona che avrei commesso dal 24 al 30 gennaio scorsi, questa volta a Siracusa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa con cui ha concluso la sua visita alla Prefettura di Monza. Ad emettere il provvedimento il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, che ha inoltre comunicato di aver inoltrato al tribunale dei Ministri la richiesta motivata di archiviazione per questo reato. “In un Paese normale se il procuratore chiede l’archiviazione sei a posto”, ha commentato Salvini, che poi ha aggiunto: “Sono nuovamente indagato, ma ribadisco che fino a che faccio il ministro dell’Interno i colleghi ministri possono dire quello che vogliono, ma i porti italiani sono e rimangono chiusi e in Italia si arriva solo se si ha il permesso di arrivare. I trafficanti di esseri umani che usano il loro business per compare armi e droga, finché faccio il ministro dell’Interno in Italia non ci arrivano e quindi possono aprire altri 18 procedimenti penali nei miei confronti, non cambio idea e non cambio atteggiamento”.

Il ministro ha poi osservato: “Rispetto il lavoro del collega Di Maio che si occupa di lavoro e sviluppo economico e non mi permetto di dargli lezioni sulle crisi aziendali che sono ferme sul suo tavolo, chiedo altrettanto rispetto su problemi di difesa dei confini e gestione della sicurezza. Di questo mi occupo io. Credo di aver fatto bene in questi dieci mesi, se a qualcuno dei miei colleghi di governo non va bene non ha che da dirlo, con la differenza che io ci metto la faccia e rischio personalmente. Ogni consiglio è benvenuto la ognuno faccia il suo. I porti con me sono e saranno chiusi, indisponibili e sigillati per i trafficanti di esseri umani. Se Di Maio e Trenta la pensano in maniera diversa, me lo dicano apertamente in Consiglio dei Ministri e ne faremo una sana discussione”.