Mer. Dic 11th, 2024

Federscherma: A SEUL CURATOLI SI FERMA AI PIEDI DEL PODIO

E’ quello di Luca Curatoli l’acuto azzurro al termine del Grand Prix FIE di sciabola maschile svoltosi a Seul. Lo sciabolatore napoletano si ferma infatti a un passo dal podio, concludendo la sua gara nel tabellone dei quarti di finale.

A fermare l’avanzata dell’azzurro sulle pedane sudcoreane è stato il bicampione olimpico, l’ungherese Aron Szilagyi che nel match valido per approdare in semifinale e prenotare quindi un posto sul podio, si è imposto sul partenopeo col punteggio di 15-12.

Luca Curatoli era giunto ai quarti dopo aver superato, all’esordio di giornata, l’altro azzurro Luigi Miracco, proseguendo poi coi successi dapprima sul russo Dmitry Danilenko per 15-13 e poi sullo statunitense Daryl Homer grazie alla stoccata decisiva del 15-14.

Una stoccata invece ha fermato la corsa verso i quarti di finale di Luigi Samele. Lo sciabolatore foggiano è uscito di scena infatti nel turno dei 16 dopo la stoccata del 15-14 messa a segno dal russo Kamil Ibragimov. Stop agli ottavi anche per Enrico Berrè, superato 15-10 dal sudcoreano Kim Junghwan.

 

Proprio gli atleti sudcoreani sono stati gli artefici di diverse eliminazioni in casa azzurra. E’ stato il caso di Giovanni Repetti, sconfitto nel turno dei 32 dal padrone di casa, Kim Junho, così come Alberto Pellegrini ed Aldo Montano.

Il primo è stato eliminato nel primo assalto di giornata dal sudcoreano So Jeong Hoon per 15-10, mentre Aldo Montano ha subìto il 15-13 dall’altro padrone di casa, Ha Hansol.

A fermarsi nel primo turno di giornata erano stati anche Dario Cavaliere, superato 15-13 dal russo Ibragimov, Leonardo Dreossi, sconfitto 15-9 dal tunisino Fares Ferjani, e Riccardo Nuccio che ha perso il derby azzurro contro Enrico Berrè col punteggio di 15-12.

Erano usciti di scena invece nella giornata dedicata alle qualificazioni sia Alberto Arpino che Francesco D’Armiento. Il più giovane dei due era stato fermato dal sudcoreano Chung Hojin per 15-14. Con lo stesso punteggio, Francesco D’Armiento era stato invece sconfitto dal russo Vladislav Pozdnyakov.

 

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