“La gente italiana vuole le Olimpiadi: questo è il punto di forza di Milano-Cortina”. Queste le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti all’uscita dalla sede del Coni, a Roma, al termine della conference call con l’Australia per presentare la candidatura italiana all’associazione delle federazioni invernali internazionali. “Il nostro punto di forza è il sostegno popolare – ha spiegato Giorgetti – Per la prima volta dopo tantissimi anni tutti i sondaggi, ma anche la percezione diretta in mezzo alla gente, parlano di oltre l’80-85% del consenso popolare sull’evento: numeri impressionanti che hanno stupito anche il Cio. Il motto di Milano-Cortina è sognare insieme: noi siamo in questo percorso e passo dopo passo mi sembra che si stia cimentando l’affiatamento tra tutti noi”. Giorgetti ha spiegato che la presentazione odierna è stata “talmente curata e buona da lasciare senza parole. Ma sappiamo che non basta, manca l’ultimo miglio e bisogna stare concentrati, parlando bene della nostra candidatura e non parlando della candidatura svedese”. Al termine della conference call, c’è stata anche una riunione nella sede del Coni in cui “abbiamo parlato anche dei prossimi passi. È importante ribadito il ruolo del Coni, sulla dimensione olimpica tocca al presidente Malagò portare avanti la candidatura – ha osservato Giorgetti – Abbiamo anche convenuto che la macchina organizzativa dell’evento dovrà essere gestita da un amministratore delegato di assoluto valore internazionale, con esperienza e capacità per garantire gli stakeholders e tutti coloro che guardano alla nostra candidatura. Non dico che siamo già alla ricerca, ma abbiamo qualche idea su chi possa adeguatamente ricoprire questo ruolo”.
“La call è andata molto bene, secondo me i nostri interlocutori sono rimasti colpiti dalla compattezza della squadra italiana – è invece l’analisi del presidente del Coni, Giovanni Malagò – È stato un bel momento del nostro Paese, sembrava non ci fosse alcun tipo di polemiche e contrapposizioni. Al termine della call abbiamo avuto una riunione riservata con i due sottosegretari Giorgetti e Valente, i sindaci Ghedina e Sala, i governatori Fontana e Zaia, il presidente del Cip Luca Pancalli e i membri del Cio Carraro e Pescante – ha aggiunto Malagò – Tra l’altro il Cio per la prima volta, in caso di assegnazione dei Giochi all’Italia, farà firmare tutti i soggetti istituzionali coinvolti, un’ulteriore dimostrazione della tipicità della nostra candidatura. Ci rivedremo a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione dopo la festa della Repubblica” e in vista del 24 giugno, data dell’assegnazione dei Giochi. Malagò si è soffermato anche sull’eventuale governance del comitato organizzatore in caso di vittoria. “Si sta valutando che tipo di veicolo giuridico utilizzare, la forma più probabile è quella della società per azioni che avrebbe un presidente di espressione Coni, mentre l’amministratore delegato sarebbe un manager da concordare insieme agli enti locali”.