Regioni: E.ROMAGNA: AL VIA COLLABORAZIONE CON GIAPPONE

Una delegazione dell’Emilia Romagna coordinata dall’assessore al Coordinamento delle politiche europee, università e ricerca, Patrizio Bianchi, ha concluso un viaggio che si è svolto dal 19 al 22 agosto in Giappone. Obiettivo è stato lo sviluppo di progetti comuni con Tsukuba e Keihanna Science City, l’Artificial Intelligence Research Center di Tokyo e l’Associazione nipponica di imprese ad alto contenuto di ricerca (Irda). Un viaggio utile per rafforzare le relazioni con la Prefettura di Kyoto e la locale Università. Nuova tappa nel posizionamento internazionale dell’Emilia-Romagna a poche settimane dalla firma d ell’intesa di Bologna con Gauteng (Sudafrica), Guangdong (Cina), Pennsylvania e California (Usa), la francese Nouvelle Aquitaine e il Land tedesco dell’Assia. Lo ha raccontato in conferenza lo stesso assessore durante una conferenza stampa in regione. “Una collaborazione, quella con la prefettura di Ibaraki e l’Università di Tsukuba – ha voluto indicare l’assessore Bianchi – in grado di sviluppare nuove aree di ricerca, master e dottorati congiunti, oltre a progetti per imprese interessate a sviluppare relazioni in ambito internazionale e in grado di coinvolgere diversi attori del sistema Italia. Un percorso avviato che consentirà alla nostra Regione e all’Italia di giocare un ruolo sempre più importante a livello internazionale. Grazie anche alle ultime importanti acquisizioni, dal supercomputer Leonardo al Data center del Centro Meteo Europeo, Bologna e l’Emilia-Romagna sono sempre più punto di riferimento a livello nazionale ed europeo nel settore del calcolo ad alte prestazioni esnodo internazionale del sistema della conoscenza”

Si tratta di una nuova tappa per strutturare il posizionamento globale della Regione Emilia-Romagna. A poche settimane dalla sottoscrizione – nel giugno scorso a Bologna – della dichiarazione “Regions for global sustainable development”, con le Regioni partner di quattro continenti, tra le aree più innovative del Pianeta e a otto mesi dall’entrata in vigore (gennaio 2019) del Jefta, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Giappone che apre nuove importanti opportunità  per il sistema imprenditoriale, in particolare quello ad alto contenuto tecnologico. L’accordo con la Prefettura di Ibaraki, al centro dell’incontro tra l’assessore Patrizio Bianchi e il governatore Kazuhiko Oigawa, permetterà di sviluppare attività di ricerca nei territori dove saranno ospitate molte manifestazioni dei prossimi giochi olimpici del 2020. Un’intesa che verrà formalizzata nei prossimi mesi, relativa a una realtà di 4 milioni di abitanti, ad alto tasso di sviluppo e innovazione e che si va affermando come una delle aree più attrattive del Paese del Sol Levante nel campo dell’industria e della ricerca. Un territorio con cui la Regione Emilia-Romagna ha rapporti dal 1986. Forte interesse a collaborare con le Università emiliano-romagnole e a partecipare quale ospite d’onore alla prossima edizione di Research to Business è stato espresso da Caroline Benton, vice presidente dell’Università di Tsukuba, particolarmente impegnata proprio nella ricerca sui Big data, l’intelligenza artificiale, l’ambiente e la nuova industria. Collaborazioni che potranno essere estese al mondo delle imprese anche grazie a IRDA, l’associazione nipponica di imprese ad alto contenuto di ricerca, che ha espresso grande interesse per la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna e il sistema di laboratori e centri di formazione dei Cluster.

 

Le prospettive della medicina personalizzata e degli studi sull’ invecchiamento della popolazione sono stati affrontati con i rappresentanti dell’Advanced Telecommunication Research Institute  (ATR), all’interno di Keihanna Science City a Kyoto, un’altra realtà di primo piano in Giappone forte di oltre 140 strutture di ricerca nei settori delle scienze della vita e in campo culturale. Una collaborazione quella con l’ATR, impegnato nella ricerca avanzata sull’intelligenza artificiale applicata alle reti neurali e alla medicina, che potrà essere affiancata da quella con l’Università e la Prefettura di Kyoto, non solo nell’ambito della ricerca medica, ma anche in quello culturale. A ottobre infatti sarà in Italia e a Bologna il vice presidente dell’Assemblea della Prefettura di Kyoto, Shinji Ninoyu. Tra gli incontri di Bianchi quello con l’ambasciatore italiano in Giappone, Giorgio Starace, anche in vista del forum tecnologico Italia-Giappone previsto per il prossimo anno e con Yoshiki Seo, direttore della ricerca dell’Artificial Intelligence Research Center di Tokyo, che con i suoi 580 ricercatori è uno dei tre centri più importanti del paese sull’intelligenza artificiale applicata a industria, mobilità, scienze della vita e climatologia. Bianchi ha anche visitato la sede giapponese della IBM, sempre nella capitale, e incontrato Norishigo Morimoto, vice presidente Ricerca e sviluppo. “Abbiamo lavorato nell’interesse del Paese – ha concluso l’assessore Bianchi – per mettere in collegamento la grande infrastruttura che l’Europa sta costruendo a Bologna con le più avanzate realtà del mondo fra cui si collocano certamente le città della scienza di Tzukuba e Keihanna, anche in vista del forum tecnologico Italia Giappone del 2020. Un lavoro che consente nuove opportunità al sistema delle Università, della ricerca e delle imprese collocando l’Italia in prima linea sulla nuova frontiera tecnologica dei big data e dell’intelligenza artificiale”.