Lun. Ott 14th, 2024

Salute: SANITÀ PRIVATA, VA AVANTI IL CONFRONTO

Un confronto lungo e complesso, su cui però è stata registrata una «grande sensibilità» del ministro della Salute, Roberto Speranza. Barbara Cittadini – presidente nazionale di Aiop, l’associazione italiana ospedalità privata – descrive così il tavolo istituzionale che si è tenuto oggi al ministero per discutere il rinnovo contrattuale dei professionisti che operano nella componente di diritto privato del sistema sanitario nazionale. Alla riunione, oltre alla parte datoriale e istituzionale, sono intervenuti anche i sindacati.

Aiop si è prima confrontata con Cigl, Cisl e Uil e in un secondo momento con Ugl. Le parti si sono aggiornate al 25 settembre. Secondo Cittadini, dunque, lo sciopero nazionale dei lavoratori della sanità privata, programmato per il 20 settembre, è quantomeno congelato: «Ritengo che lo sciopero sia sospeso, le trattative riprendono in tempi così stretti per dare serietà nell’impegno», dice ai microfoni dell’Italpress.

 

«Siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla tempestività con la quale il ministro Speranza ha convocato l’Aiop e l’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari, ndr) rispetto a un tema che poniamo almeno dall’insediamento di questa presidenza, ma anche da quella precedente. C’è un contratto scaduto da tanti anni. Il ministro ha dimostrato grande sensibilità. Il confronto è stato lungo, perché il problema è complesso nelle sue dinamiche. Noi siamo la componente di diritto privato del Sistema sanitario nazionale. I contratti dei lavoratori della componente di diritto pubblico sono stati rinnovati a inizio anno dopo che erano stati bloccati per lungo tempo». Aiop chiede che ciascun soggetto si prenda la propria parte di responsabilità in una trattativa articolata: «Il rinnovo contrattuale prevede un incremento di risorse ed è inimmaginabile che possa mettere tutto la componente di diritto privato, che ha le tariffe e i tetti di spesa bloccati da tantissimi anni», riflette Cittadini, senza quantificare la richiesta espressa al ministero, ma riconoscendo il momento di difficoltà per i conti pubblici.

 

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