Mer. Ott 9th, 2024

GRAZIE AL DNA SARÀ POSSIBILE SCOPRIRE UN TUMORE PRIMA CHE SI SVILUPPI

ROMA (ITALPRESS) – L’approccio che permette di studiare i tumori analizzando i frammenti di Dna in circolo nel sangue è stato proposto per analizzare le caratteristiche genetiche dei tumori resistenti alle terapie. L’analisi del Dna libero circolante può però essere utile anche molto prima, in assenza di tumori. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Cell Death & Disease da un gruppo internazionale di esperti coordinato dai ricercatori di Bioscience Genomics, spin-off partecipato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da Bioscience Institute di San Marino. Gli autori di questa nuova pubblicazione scientifica hanno dimostrato la validità dell’approccio basato su un algoritmo brevettato da Bioscience che si avvale delle più moderne tecniche di sequenziamento del Dna nell’individuazione delle alterazioni genetiche che precedono lo sviluppo del cancro e quindi in individui sani e asintomatici che non hanno ancora sviluppato alcun tumore. Lo studio sottolinea le nuove potenzialità della genomica applicata all’oncologia. Nuovi investimenti permetteranno di espandere nel mondo questo approccio innovativo affinché gli individui sani possano intraprendere un programma di prevenzione che evidenzi le fasi della malattia tumorale prima che si sia sviluppata.

Nello studio pubblicato su Cell Death & Disease, un gruppo di ricercatori e clinici dell’Ospedale Universitario di Basilea, Roma Tor Vergata e Trieste, degli ospedali di Cremona e del Memorial Sloan Kettering Cancer Centre di New York, insieme al gruppo di ricerca di Bioscience Genomics, hanno analizzato la possibilità di utilizzare l’algoritmo brevettato da Bioscience Genomics per effettuare il monitoraggio delle alterazioni genetiche che, se presenti in individui sani e asintomatici, sono indicatori della fase prodromica del tumore.

L’obiettivo di HELIXAFE, questo programma di prevenzione precoce, è identificare sottopopolazioni di individui sani e asintomatici che non hanno ancora sviluppato un cancro e che potrebbero cominciare a combattere i tumori ancora prima di una diagnosi precoce.

(ITALPRESS).

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