AL POLO CULTURALE LE MINORANZE LINGUISTICHE

Una nuova sezione del Polo Culturale “Mattia Preti” del Consiglio regionale della Calabria, con libri, riviste, documenti d’archivio, fotografie, poster, video, audio, trasmissioni televisive e radiofoniche sul tema delle minoranze linguistiche calabresi, sarà allestito in uno spazio dedicato all’interno di palazzo Campanella, sede dell’Assemblea regionale, a Reggio Calabria. Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti di enti e associazioni, esperti e operatori delle comunità Arbereshe, Greca di Calabria e Occitana.
“Per tutelare l’identità calabrese, è nata l’idea della sezione multimediale”, ha detto Serena Sgrò, funzionario responsabile del Polo culturale, spiegando che la nuova sezione “si comporrebbe di una parte tradizionale e una multimediale, il fiore all’occhiello perché buona parte del patrimonio culturale calabrese è orale e quindi molto più testimoniabile attraverso video e audio. Non vorremmo che fosse una mera sezione di una biblioteca – ha aggiunto – ma vorremmo costruirci attorno una serie di attività in modo che possa diventare un centro nevralgico per la divulgazione del tema delle minoranze linguistiche. Cercheremo di creare una sinergia tra istituzioni e mondo delle minoranze – ha proseguito – in modo da poter coinvolgere la platea degli studenti, e quindi le nuove generazioni, senza le quali l’opera di divulgazione non avrebbe senso”.

Per il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, si tratta di un “passo in avanti importante. Il Polo culturale – ha detto – è aperto e vissuto e da oggi si apre anche una sezione dedicata alle minoranze linguistiche. Chiediamo a fondazioni, associazioni e a chi vuole creare dibattito e approfondimento sulle minoranze di usare questo nuovo spazio. Abbiamo avuto – ha continuato – una corrispondenza con tutti i governi nazionali che si sono susseguiti dal 2014, affinché la Calabria potesse avere un contratto di servizio tra lo Stato e la Rai, così come avviene per altre regioni. Non basta l’impegno della Regione – ha aggiunto -, per questo abbiamo chiesto a tutti i governi nazionali pari dignità rispetto alle altre regioni che hanno avuto un riconoscimento di servizio di Stato sulle minoranze linguistiche”. Irto ha poi chiesto “uno sforzo collettivo”. “Possiamo condurre assieme una battaglia di questo tipo – ha sottolineato – perché sono convinto che la Calabria potrà avere scatto in avanti se riuscirà a fare due cose: un forte investimento sulle aree interne e la promozione del territorio, che passa attraverso l’investimento sulle minoranze linguistiche”. Con questo nuovo spazio, “non abbiamo risolto tutti i problemi delle minoranze ma – ha spiegato – abbiamo fatto un passo in avanti, un passo di civiltà”.

Giuseppe Rotta, presidente del Corecom Calabria, evidenziando il “lungo lavoro da fare” sul tema, ha ricordato le iniziative che il Corecom sta “promuovendo a sostegno delle minoranze linguistiche nelle emittenti locali”. Per il segretario generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo, si tratta di “un’idea progettuale da affinare nelle linee e nei contenuti”, mentre per il dirigente del Corecom Rosario Carnevale le minoranze rappresentano “un bene culturale da salvaguardare a tutti i costi”.

(ITALPRESS).



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