Ancora una volta Marc Marquez, con la solita zampata dell’ultimo giro. Lo spagnolo batte tutti e conquista la vittoria al Gran Premio d’Australia vincendo un duello con il connazionale Maverick Vinales. Spettacolo e fuochi d’artificio nella magica Phillip Island che regala un altro sorriso al pilota campione del mondo che, ancora una volta, ha la meglio sulla concorrenza confermandosi il migliore della pista. Un testa a testa con Vinales vissuto fino alla fine grazie al sorpasso centrato nell’ultimo giro, in curva-1, e il tentativo di risposta del pilota della Yamaha conclusosi con una clamorosa caduta a pochi metri dalla chiusura della gara. Esultano Cal Crutchlow e Jack Miller, a sorpresa sul podio mentre rimane il grosso rammarico per i tanti piloti italiani, a partire da uno splendido Francesco Bagnaia (4°), per non aver sfruttato una ghiotta chance. Nel super sunday della MotoGP, dopo il rinvio delle qualifiche del sabato, Vinales aveva avviato perfettamente la mattinata australiana conquistando la pole in 1’28″492 davanti a Quartararo e Marquez. Ma la partenza è disastrosa per i top-3 con Vinales e Marquez che scivolano indietro nel gruppo e Quartararo che rimane coinvolto in un incidente contro Petrucci.
È Rossi che dalla quarta casella scatta brillantemente e conquista la vetta della gara davanti a Crutchlow e Iannone. E in un insolito gruppo di testa si accende ben presto la battaglia con il Dottore che dopo soli tre giri inizia a perdere il passo e a scalare numerose posizioni. Crutchlow e Iannone, invece, mostrano un buon ritmo ma Marquez e Vinales si accendono attorno al 10° giro e con grande facilità si sbarazzano della concorrenza per dar vita al duello tutto spagnolo. Una sfida che ha visto Vinales in testa fino all’ultimo giro, poi l’attacco vincente di Marquez in curva-1 e l’affondo da dimenticare per il pilota della Yamaha con tanto di caduta sull’asfalto. “Non sapevo che Vinales fosse caduto – ha commentato Marquez nel finale di gara – Ho rischiato tanto lottando ma non avevo nulla da perdere ed è stato difficile batterlo”. Dietro allo spagnolo arriva un ottimo Crutchlow e l’australiano Miller che per una manciata di millesimi beffa Bagnaia, quarto a sorpresa come miglior rookie e miglior italiano: “È un peccato, quasi mi girano ma posso solamente essere contento – ha commentato Bagnaia – Ho rimontato fino alla fine ma non sono riuscito a salire sul podio”.
Solamente ottavo, invece, Rossi: “È stato bello guidare il GP da leader nei primi giri ma poi son crollato a causa del solito problema al posteriore”. In Moto3 è festa italiana con la matematica vittoria del Mondiale da parte di Lorenzo Dalla Porta. Quindici anni dopo Andrea Dovizioso, un pilota italiano trionfa nella “vecchia” 125 conquistando il titolo con una vittoria da urlo a Phillip Island e sfruttando la caduta del rivale Aron Canet dopo pochi giri dal via. Successo per Brad Binder in Moto2 davanti a Jorge Martin e Thomas Luthi, Lorenzo Baldassarri è il migliore degli italiani con il quinto posto.
(ITALPRESS).
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