Ha fatto tappa a Bari l’ UniStem Tour, l’iniziativa nazionale curata dal Centro UniStem dell’Università degli Studi di Milano guidato dalla Professoressa e Senatrice a vita Elena Cattaneo e da Fondazione TIM, con l’obiettivo di coinvolgere migliaia di ragazzi delle scuole superiori di secondo grado, tra i 16 e i 19 anni, e ispirarli nella scelta di percorsi formativi e professionali nel campo della scienza e della tecnologia.
L’evento si è svolto presso il Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” a cui hanno preso parte circa 400 studenti e numerosi insegnanti dello stesso istituto.
Protagonista dell’appuntamento di oggi è stato Roberto Defez, Direttore del laboratorio di biotecnologie microbiche all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli. Si è trattato del terzo di una serie di 30 incontri che copriranno in due anni tutto il Paese, dal nord al sud alle isole portando nelle scuole alcuni tra i “numeri uno” del panorama scientifico italiano: tra gli scienziati che hanno dato la loro adesione al tour vi sono la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, l’antropologa forense Cristina Cattaneo, il virologo Roberto Burioni, l’esperto in medicina rigenerativa e staminologo Michele De Luca, il matematico Alessio Figalli, l’immunologo Alberto Mantovani.
“In particolare – si legge nella nota – il titolo della lezione di Bari è stato: La nuova agricoltura sostenibile. Defez ha raccontato ai ragazzi come la produzione agricola abbia fatto passi da gigante nell’ultimo secolo, a volte anche con limiti e criticità, permettendo di ridurre di tre volte le persone affamate nel mondo e favorendo il conseguente aumento della popolazione mondiale a ritmi sconosciuti nella storia dell’umanità. Il ricercatore ha ricordato le diverse componenti che hanno favorito questo progresso e, tra queste, il miglioramento genetico delle piante coltivate chiarendo anche i tanti luoghi comuni sul tema OGM e biotecnologie in agricoltura. Defez ha infine spiegato il ruolo di primo piano dell’Italia nelle varie fasi di sviluppo del settore e le opportunità di progresso sociale, culturale, tecnologico e occupazionale che il Paese ha ancora davanti, nel quadro di una maggiore integrazione dei metodi e delle tecnologie a garanzia e tutela dell’ambientale”.
In un contesto in cui meno di due studenti su dieci (18%) dichiarano di volersi iscrivere a una facoltà STEM, percentuale che scende al 14% tra le ragazze, il contatto diretto con questi “campioni” italiani della scienza vuole consentire ai ragazzi di conoscere il fascino di indagare l’ignoto attraverso le storie che si nascondono dietro ad ogni scoperta, per raccogliere la sfida di impegnare il proprio talento nell’avventura della ricerca e dell’innovazione.
Agli incontri live del tour si affianca inoltre una campagna di ingaggio e comunicazione attraverso i social e il web, curata da Skuola.net per coinvolgere un più ampio numero di ragazzi. UniStem Tour sarà in questo modo in grado di raggiungere anche gli studenti che non potranno partecipare dal vivo alle tappe.
Le prossime tappe del Tour previste per il 2019 sono in programma a Nereto, provincia di Teramo, (7 novembre), Cagliari (22 novembre) e Palermo (3 dicembre).
L’articolo A BARI L’UNISTEM TOUR PER LA CULTURA SCIENTIFICA proviene da Italpress.