Ti sei mai chiesto quale sia la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile?
Forse si, soprattutto fino a quando non hai preso la giusta dimestichezza con due vocaboli che, solo apparentemente, sono molto simili.
Cerchiamo di saperne di più!
Cos’è il saldo contabile
Il saldo contabile è, in estrema sintesi, il totale che viene determinato dalla somma di tutti i movimenti del tuo conto corrente. È dunque una somma molto semplice, che non tiene conto dell’effettiva disponibilità degli stessi.
Per esempio, un assegno bancario che hai versato sul tuo conto corrente sarà incluso nel saldo contabile, anche se non avrai per qualche giorno l’effettiva disponibilità delle relative somme.
Oppure, di contro, un’operazione bancomat che hai appena compiuto potrebbe non essere ancora inclusa nel saldo contabile, ma dovresti esser già stato privato della relativa disponibilità mediante un blocco delle somme utilizzate.
Insomma, il saldo contabile è ciò che risulta sommando tutte le operazioni contabili, in entrata e in uscita.
Dunque, rappresenta ciò che teoricamente è sul conto corrente. Ma perché “teoricamente”?
Per scoprirlo non possiamo far altro che accennare anche al saldo disponibile, l’altra terminologia che possiamo utilizzare per poter contraddistinguere il saldo del conto.
Cos’è il saldo disponibile
Il saldo disponibile è il totale dell’importo effettivamente disponibile sul tuo conto corrente, ovvero i soldi che puoi effettivamente utilizzare per le tue operazioni di spesa, bonifico, prelievo, ecc.
Per comprenderlo in misura più chiara, torniamo per un momento all’esempio, sopra elaborato, relativo all’assegno bancario.
Se nel conto corrente hai 1.000 euro, e versi un assegno bancario da 2.000 euro, il saldo contabile sarà di 3.000 euro, ma il saldo disponibile rimarrà a 1.000 euro per qualche giorno.
Di fatti, le somme che versi con un assegno bancario saranno “congelate” per tempi tecnici di verifica della solvibilità del titolo. Solamente trascorsi questi giorni (di norma, tra i 4 e i 10 giorni), le somme dell’assegno risulteranno essere pienamente disponibili e, dunque, confluiranno all’interno del saldo disponibile.
Da quanto sopra dovrebbe esser chiaro che c’è una profonda differenza tra saldo contabile e saldo disponibile e che, se vogliamo compiere un’estrema sintesi ancora più chiara di quanto sopra, potremmo definire il saldo contabile quello che teoricamente è presente sul conto, e il saldo disponibile ciò che effettivamente possiamo utilizzare.
Conclusioni
Per poterne sapere di più sulla differenza tra saldo contabile e saldo disponibili, non possiamo che invitarti a dare uno sguardo al tuo contratto di conto corrente.
All’interno del contratto di conto corrente troverai infatti un dettagliato resoconto di quanti giorni trascorrono per poter convertire le somme contabili in quelle disponibili. Potrai pertanto utilizzare questa breve guida per poter comprendere in che modo e quando puoi utilizzare effettivamente le tue disponibilità di conto corrente.
Evidentemente, se hai dei dubbi o devi effettuare qualche operazione di pagamento particolarmente importante su somme non ancora disponibili, prova a parlarne anche con il tuo consulente bancario, stabilendo con lui dei termini certi di disponibilità.
In ogni caso, a sminuire qualsiasi rischio di confusione, generalmente quando richiedi tramite bancomat o internet banking un resoconto del tuo saldo, dovresti poter vedere evidenziato sia il saldo contabile che il saldo disponibile.
Ricorda che ciò che potrai effettivamente utilizzare per prelevare e per effettuare pagamenti è ciò che compare all’interno del tuo saldo disponibile. Dunque, eventuali utilizzi di somme contabili ma non disponibili creeranno un potenziale sconfinamento che dovrà essere utilizzato dal tuo istituto di credito.
Chiarito quanto sopra, ti invitiamo a riporre grande attenzione a questi concetti, domandando chiarimenti alla tua banca in caso di ulteriori dubbi, al fine di non incappare in sgradite sorprese nel momento in cui andrai effettivamente ad utilizzare tali somme di denaro.
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