BATTISTI “ALITALIA NON METTE A RISCHIO INVESTIMENTI FS”

“L’ingresso in Alitalia non metterà a rischio gli investimenti di Fs nei treni pendolari”. Lo afferma Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, in un’intervista al quotidiano La Repubblica. In merito alla cordata per rilevare l’ex compagnia di bandiera, spiega: “Tra pochi giorni sceglieremo il partner tra Delta e Lufthansa. Sceglieremo la soluzione migliore in maniera laica”. “Ci siamo impegnati in modo responsabile con Atlantia per un progetto di rilancio. Abbiamo dedicato risorse umane ed economiche per lavorare ad un piano serio e credibile. Nei prossimi giorni riceveremo le offerte finali da parte dei potenziali partner aeronautici”, aggiunge l’ad. Il 21 novembre scadono i termini per la vendita. Sarà pronta l’offerta finale o si andrà all’ottavo rinvio? “Stiamo lavorando per quell’obiettivo e per avere per tale data chiarezza su chi sarà il socio industriale. I tempi non dipendono solo da noi, sappiamo che non possiamo permetterci ritardi. L’obiettivo è chiudere a marzo 2020 con l’ok di sindacati e antitrust”, replica Battisti. L’amministratore delegato parla di “progetto infrastrutturale e trasportistico ambizioso: integrare porti, aeroporti e stazioni con benefici per il sistema Italia. L’obiettivo è intercettare una parte significativa dei 140 milioni di nuovi arrivi turistici previsti in Europa al 2030, destagionalizzando l’offerta e ridistribuendo i flussi su destinazioni meno convenzionali. Stiamo inoltre lavorando ad un piano di sinergie di cui beneficeranno tanto Alitalia quanto Ferrovie”. Alla domanda se Alitalia non rischi di drenare risorse destinate ai treni, magari quelli dei pendolari, l’ad di Fs risponde così: “Il progetto non metterà certamente a rischio gli investimenti nel trasporto ferroviario. Dal punto di vista finanziario è un investimento che non compromette la sostenibilità. S&P ci ha appena confermato il rating BBB e una valutazione stand alone BBB+, superiore a quella dell’Italia, considerando l’investimento nella compagnia. E i nostri conti vanno molto bene: chiuderemo il 2019 in forte crescita, con circa 600 milioni di utile, in progresso dell’8% e con un Ebitda in crescita di oltre 100 milioni rispetto allo scorso anno”. L’ad poi replica alle accuse di aver tagliato gli investimenti: “Sono cresciuti nel 2019 del 7%, in cinque anni investiremo 58 miliardi di cui un terzo al Sud. Nell’ultimo biennio abbiamo mobilitato 16 miliardi di cui 7,5 nel 2018, due terzi dei quali dopo il mio insediamento. Nel 2019 saliremo a 8,4 miliardi, il 33% in più del 2017. Abbiamo anticipato 2,2 miliardi di spesa per materiale rotabile immettendo in esercizio 240 nuovi treni regionali entro il 2023 anzichè nel 2025 e abbiamo prenotato 89 treni regionali per i pendolari e 14 ad alta velocità in più rispetto ai programmi”.
(ITALPRESS).

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