TOSCANA, CON IL NUOVO TRIO CONNESSIONI PIÙ FACILI

In un mercato del lavoro sempre più fluido, è tutta una questione di “connessioni” oramai: connessioni tra scuola e lavoro, tra lavoro e lavoro, tra formazione e istruzione. E nella formazione continua, che diventa a questo punto essenziale, un ruolo importante assume la “consapevolezza digitale”, che non vuol dire essere esperti per forza di informatica ma avere semplicemente quegli strumenti che un tempo offriva ad esempio il saper scrivere. Se n’è parlato stamani a Sant’Apollonia a Firenze, nel corso di un convegno, sul mettere (e mettersi) “in connessione in tempi di trasformazione digitale”, organizzato dalla Regione, che ha chiamato sul palco e in platea rappresentanti delle scuole e delle imprese, dei Centri per l’impiego e della Regione stessa, professori, imprenditori e giovani. L’occasione era la presentazione del nuovo portale Trio, la piattaforma di formazione a distanza gratuita e open source della Regione Toscana creata nel 1998 e che di recente si è rinnovata: non solo nella grafica ma nei contenuti anzitutto, con 1900 prodotti fruibili on line in più campi, 500 mila iscrizioni in venti anni, 77 mila utenti attivi e un milione di corsi attivati, uno strumento rivolto a occupati che vogliono adeguare le proprie competenze, a disoccupati che hanno bisogno di acquisirne di nuove, a studenti di ogni grado ma anche a cittadini che semplicemente hanno il desiderio di apprendere o a cittadini stranieri per facilitarne l’integrazione.

Basta digitare in rete l’indirizzo www.progettotrio.it, registrarsi e il gioco è fatto. Ce n’è per tutti gli interessi: per imparare ad imparare, per acquisire appunto adeguate competenze digitali, per lavoratori e imprenditori, per saperne di più dalla matematica alla scienza, dalla tecnologia all’educazione civica, dall’architettura alla muratura, dal marketing all’industria e l’artigianato, dal turismo all’agricoltura o la gestione aziendale. Non mancano naturalmente le lingue straniere: inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo.
“In un mercato del lavoro che sta cambiando abbiamo due scelte: o lo subiamo oppure ci facciamo trovare pronti e proviamo a gestire transizioni e cambiamenti” mette subito in chiaro l’assessore regionale a Formazione, Istruzione e Lavoro, Cristina Grieco, intervistata dal giornalista Tommaso Labate all’inizio del convegno. “Viviamo in un mondo digitale ed acquisire adeguate competenze – si sofferma – è essenziale. Sull’industria 4.0 non sono catastrofista: certo la prima fase potrebbe essere critica, certi mestieri scompariranno o cambieranno ed occorre dunque sulla digitalizzazione formarsi. Abbiamo un analfabetismo funzionale da combattere”.

Se si vuol far ripartire l’ascensore sociale, per l’assessore della Toscana non si può che non tenere insieme in modo fluido lavoro, istruzione e formazione per aiutare a superare quelle transizioni che saranno sempre più frequenti: una sequenza logica parte di un’agenda istituzionale dove la scuola e l’acquisizione di competenze aiutano a colmare le disuguaglianze e che in un gioco di parole riassume tutte le politiche in campo nell’acronimo Lift, in inglese “ascensore” per l’appunto.

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