GHIRELLI “SVOLTA GIOVANI, ORA STADI E CENTRI SPORTIVI”

Giovani, infrastrutture, formazione sia per i tecnici che nell’ambito del calcio femminile. Tanti obiettivi, molti risultati raggiunti, ma anche qualche segnale d’allarme. Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, se potesse cancellerebbe il “caso Rieti”, ma nel fastidio per una vicenda non bella, resta la soddisfazione di aver dimostrato che il sistema forse ha trovato gli anticorpi giusti per tenere lontane certe minacce. “Quella di domenica scorsa non è stata una bella pagina per il calcio, ma è anche vero che abbiamo mandato un segnale netto, è la prima volta che dimostriamo in maniera concreta che le regole ci sono e funzionano”, le sue parole nel corso di un forum all’Agenzia ITALPRESS, su quanto accaduto domenica con la mancata disputa di Rieti-Reggina, gara valida per il girone C del campionato di Serie C. Prima squadra in sciopero e tentativo da parte del club laziale di mandare in campo la Berretti fallito. “Ognuno ha il suo ruolo, io il mio, l’arbitro il suo, l’allenatore deve fare il tecnico, ma qui di mezzo ci sono anche i genitori, nel Pro Piacenza erano 7 i ragazzini – dice Ghirelli riferendosi al 20-0 incassato 7 contro 11 in casa del Cuneo nel campionato dello scorso anno -, nel caso di Rieti c’era un’intera formazione e qui c’è anche un aspetto educativo da valutare. Mi chiedo il perchè? Per fare una foto e far vedere agli amici che il figlio ha giocato in C, non pensando al danno che si fa ai ragazzini?”.
C’è un altro dato che Ghirelli vuole sottolineare. “L’altro elemento negativo riguarda il comportamento dei due allenatori che non si sono presentati. Non è vero che avremmo rinviato la partita per il certificato medico, è stato l’ultimo atto subdolo per far sì che qualcuno si sbagliasse e consentisse la sostituzione dell’allenatore in panchina – sottolinea Ghirelli -, ma le regole hanno funzionato”. Spazio alle cose positive. “Abbiamo raddoppiato il numero degli abbonati e non per l’arrivo delle nuove piazze, anche se il Bari è sicuramente un valore aggiunto – spiega Ghirelli -. Ci sono iniziative valide, mi viene in mente la Ternana che ha proposto prezzi bassissimi per gli abbonamenti, doveva recuperare il rapporto con la città, c’è riuscita e così ha investito sul futuro. Per quanto riguarda la Lega Pro abbiamo anche triplicato gli abbonati del canale tv, dimostrando che non toglie spettatori, anzi li porta”. Numeri importanti, ma quel che più soddisfa Ghirelli è un “dato tecnico, credo il più significativo. Mi riferisco al numero dei giovani di proprietà che giocano, questo è il vero cambio che abbiamo operato, abbiamo ridotto i prestiti, prima lavoravamo per terzi e non permettevamo alle nostre società di patrimonializzare, senza contare che non davamo una mano alle Nazionali e alla formazione dei giovani calciatori”.
Capitolo infrastrutture, altro fronte che vede impegnata la Lega Pro. “Abbiamo lavorato su una casa migliore per i nostri club – spiega Ghirelli -, abbiamo sistemato 40 stadi, portando avanti un buon lavoro con il Credito Sportivo. E’ importante puntare sulle infrastrutture, quindi stadi e centri sportivi. Per far crescere i giovani servono centri sportivi e maestri. Il fatto che il settore tecnico di Albertini, anche su spinta nostra, abbia promosso un corso per la formazione dei responsabili dei settori giovanili, è un elemento di cambio. C’è anche un progetto che stiamo discutendo con la Figc e le Leghe per far sì che anche nel campionato Primavera ci siano promozioni e retrocessioni. La formazione è importante. Noi per esempio abbiamo Arrigoni, un allenatore bravissimo che ha fatto bene anche alle Universiadi. Stiamo lavorando sulle Under 17, 15 e forse andremo anche sulla 14”. Non solo a livello maschile, la Lega Pro punta anche sul movimento femminile. “Abbiamo più chance rispetto alla formazione dei ragazzi dove ogni anno 400 giocatori della Primavera vanno sul mercato. Ci sono 20mila tesserate donne, ma se dobbiamo far sì che il Mondiale non resti uno spot, c’è bisogno di un reticolo e in questo noi possiamo dare una mano. Ci stiamo lavorando e siamo decisi a insistere ad andare avanti”.
I giovani, ma senza dimenticare il passato. “A Firenze abbiamo il museo dedicato ad Artemio Franchi, abbiamo le sue pagelle scolastiche, c’è una lettera d’amore alla fidanzata che è veramente fantastica, stiamo cercando di acquisire altro materiale”, conclude Ghirelli.
(ITALPRESS).

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