EMILIANO “SU ILVA E TAP TEMPO CI HA DATO RAGIONE”

“Ci è sempre stato detto che la decarbonizzazione non era possibile per diverse ragioni. Oggi invece questa è la posizione ufficiale del Governo italiano. Io però non trovo da nessuna parte che questa era la posizione della Regione Puglia fin dal primo momento”.
Queste le parole del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano nella conferenza stampa convocata oggi per fare il punto sulle questioni ex Ilva e Tap che, ancora, sono al centro della discussione nazionale.
“Vogliamo rivendicare il ruolo da protagonista della Puglia in vicende complesse e controverse. Siamo stati colpiti duramente e si continua a colpirci tutti i giorni ma siamo stati sempre collaborativi con il Governo. – dice Emiliano – Abbiamo sempre detto che se questi avessero deciso di decarbonizzare avremmo appoggiato l’idea. Ma bisogna sottolineare che se in questi anni si fosse deciso di ricostruire l’altoforno 5, oggi chiuso, non ci sarebbe il collo di bottiglia dell’altoforno 2”.
Emiliano ha poi ribadito la sua scelta fin da subito di proporre la decarbonizzazione dell’azienda perché “abbatte tendenzialmente a zero le fonti inquinanti delle sostanze che hanno causato quelle morti. E su questo non ci sono dubbi. Eppure il Movimento 5 Stelle diceva che la decarbonizzazione avrebbe fatto morti, e non era vero. E dall’altra parte il Partito Democratico dell’allora segretario Renzi diceva che con la decarbonizzazione la produzione dell’acciaio non sarebbe stata della stessa qualità. E anche questo non era vero”. Categorica la presa di posizione di Emiliano per il quale “sui giornali mi hanno descritto come un anti industrialista. Io su questo punto pretendo che la verità sia ripristinata e che l’opinione pubblica sia informata. Se Mittal insieme al governo non troverà un accordo che ci soddisfa noi non ci accontenteremo di un ‘accordicchio’ che porti avanti la produzione”.

“Lo ribadisco: noi non siamo anti industrialisti. Non abbiamo niente contro il gas naturale. Se proprio il gasdotto Tap va fatto, e alla regione non entra niente se questo arriva in Puglia o no, l’impianto va assoggettato alle normative Seveso (norme in materia di prevenzione dei grandi rischi industriali, ndr)”. È deciso Michele Emiliano sulla questione Tap, ribadendo la posizione della Regione Puglia in favore dei cittadini e non per tornaconto personale: “Le nostre posizioni sono state caricaturizzate, quando la Regione Puglia faceva gli interessi dei pugliesi. Quando i pugliesi hanno ragione io sono irremovibile. E se per fare questo devo sfidare l’ira di lobby importantissime allora lo faccio. Il presidente della Regione sulla pelle dei pugliesi non tratta con nessuno”. Emiliano ha poi rimarcato la piena collaborazione con il Governo italiano sottolineando l’apertura al dialogo e al confronto: “Ho sempre chiesto ai governi spiegazioni sulla costruzione dell’impianto a Melendugno anziché a Brindisi. – ha detto – Per la Procura di Lecce il gasdotto non si deve fare a Melendugno, cosa che noi abbiamo sempre detto fin dall’inizio. Allora la storia si è incaricata di dire che su queste storie la regione Puglia non era nel torto”.

Il Governatore della Regione Puglia allora avanza un’azione decisa: “Chiederemo a Tap un risarcimento miliardario per danno d’immagine. Se dovessero essere condannati ci risarciranno miliardi di euro, perché il danno è enorme e il vantaggio è zero per la Puglia”. Sulla questione, infine, Emiliano ha voluto specificare che la sua solitudine in questa battaglia: “In questo sono stato quasi solo, pochissime persone mi hanno appoggiato come Boccia e Zingaretti che da quando è segretario Pd si è avvertito un cambio radicale sulla posizione dell’ex Ilva in particolare. E lasciatemi dire che una delle ragioni per cui c’è stato lo scontro con Renzi sono proprio state le mie posizioni su Ilva e Tap”.
(ITALPRESS).

 

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