COMITATO OLIMPICO VATICANO, MONS. SANCHEZ “UN SOGNO”

“Lo sport è fondamentalmente un’attività che sviluppa le capacità e le potenzialità del corpo ma anche della mente, perchè l’uomo è un’unità di corpo, mente e anima. E tutto ciò che sviluppa la persona umana nelle sue capacità fa parte del progetto di Dio. C’è un antico scrittore cristiano che dice: ‘La gloria di Dio è l’uomo vivente’. Quando c’è un uomo vivo che dispiega la vita in tutte le sue potenzialità, Dio è felice”. A parlare del rapporto tra lo sport e la religione è Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel corso di un forum nella sede romana dell’agenzia di stampa Italpress, riconosce come siano molti i valori che accomunano lo sport ed il cattolicesimo: “Solo per rifarmi alla storia, abbiamo l’esperienza incredibile degli oratori in Italia. Grandi santi educatori che hanno capito il potenziale educativo dello sport: Don Bosco, San Filippo Neri e in tempi più recenti Don Pino Puglisi. Lo sport fa parte del processo di crescita normale delle persone, di sviluppo personale, e tutto ciò che riguarda il bene della persona è per noi importante”. Il 2020, per gli sportivi, è innanzitutto l’anno dei Giochi olimpici di Tokyo e Monsignor Sanchez preferisce non sbilanciarsi troppo sulla possibilità che, in un futuro più o meno prossimo, vi possa essere una selezione vaticana ai Giochi Olimpici: “Rimane un sogno poter costituire un giorno un comitato olimpico vaticano, che avrà sempre funzioni simboliche e rappresentative, più che reali. Non si farà un comitato olimpico per lottare per il podio o per le medaglie, tantomeno per andare a racimolare in giro atleti, ma per dare un piccolo segnale: lo sport è importante per la Chiesa come lo è la fede per il mondo dello sport”. Monsignor Sanchez è anche presidente dell’Athletica Vaticana, la prima rappresentativa podistica della Santa Sede riconosciuta dal Coni, la cui mission va ben oltre la mera partecipazione alle gare. “Il nostro obiettivo è promuovere la pratica dello sport, per noi non si tratta di correre e basta: il nostro motto, ‘corriamo insieme’, è preso da una citazione del Vangelo di Giovanni. Si tratta di fare sport insieme con tante attività di tipo solidale, culturale e spirituale. Per noi è importante la carità e la solidarietà così come le iniziative di tipo culturale. E poi – conclude Monsignor Sanchez – ci sono la preghiera e la messa del maratoneta, che si stanno diffondendo e che fanno parte della nostra identità”.
(ITALPRESS).

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