Andreucci presenta la nuova Peugeot 208 Rally 4: “Più reattiva e maneggevole”

“Anche se con dimensioni leggermente più grandi della precedente, mi è sembrata ancor più reattiva e maneggevole della precedente generazione. Una bella sorpresa fin dall’inizio degli sviluppi in cui sono stato coinvolto da Peugeot Sport”. L’undici volte campione italiano rally nonché pilota ufficiale Peugeot Sport Italia Paolo Andreucci prova a descrivere così la Nuova Peugeot 208 Rally 4, la nuova vettura da corsa destinata ai rally che capitalizza le caratteristiche innovative della versione di serie da cui deriva ed ha la grande responsabilità di eguagliare, se non superare, gli eccellenti risultati ottenuti dalla passata generazione sui capi di gara di tutto il mondo. “Nel corso dei mesi abbiamo fatto molti test che, principalmente, sono serviti a renderla meno confortevole ma più precisa, robusta e, soprattutto, più veloce in situazioni limite come quelle richieste nelle gare – racconta – Abbiamo fatto diversi km anche per testare la resistenza dei componenti meccanici come ad esempio gli ammortizzatori, i freni, i vari supporti di motore e cambio, le temperature motore in condizione limite. L’abbiamo davvero messa alla frusta, più di quanto si faccia in un rally”. A detta di Andreucci “ne è venuta fuori una vettura molto robusta. In particolare, nella seconda sessione dei test di luglio scorso, abbiamo scelto una strada con molti salti e sconnessioni che si susseguivano. Il problema delle vetture da rally non è solo affrontare un salto unico con un singolo atterraggio, ma anche affrontare sconnessioni o salti in sequenza che fanno lavorare gli ammortizzatori in maniera stressante”. “Da subito si è visto il potenziale di questa Nuova 208: nonostante le velocità di prova in continuo crescendo, non abbiamo avuto un solo problema legato alla robustezza dell’auto ed è una gran cosa perché, se è vero che questa è una versione da competizione, pur sempre deriva da una versione stradale e che ha oltretutto 5 porte al posto della vecchia 208 che ne aveva solo 3, intrinsecamente più rigida e resistente di carrozzeria. Questo ti dice che la vettura di base è veramente ottima”. Secondo Andreucci “con la nuova 208 Rally 4 possiamo sfruttare le caratteristiche di scocca e di sospensioni per staccare gli avversari. Sembra di guidare una vettura di categoria superiore”. “Il suo passo, cioè la distanza tra gli assali, facilita non poco in termini di stabilità in curva. È infatti ben gestibile nella guida rallistica nel classico traverso fatto anche a velocità elevate di circa 140/150 km/h. Hai sempre il controllo del mezzo. Avendo fatto anche prove di durata posso dire che è una vettura più facile da guidare della precedente perché impegna di meno alla guida e sarà una cosa molto apprezzata dai piloti che la guideranno”. La grossa differenza rispetto alla vecchia però “è nel motore. Prima aspirato ora turbo, ma non solo. Siamo di fronte ad una versione da corsa dell’apprezzato motore 3 cilindri turbo della famiglia PureTech di Peugeot, un motore che è passato dai 100/130 CV della versione presente in listino di serie a ben 208 CV per quella da gara. Il cambio è un cinque marce sequenziale che si usa più spesso dalla terza alla quinta. La prima la si usa praticamente solo per partire e la seconda nei tornati stretti. È un’auto molto divertente con cui anche i trofeisti a mio parere si troveranno molto bene. La facilità di guida della 208 fa sì che anche chi si approccia al rally da neofita possa trovare una vettura ideale con cui crescere e migliorarsi, proprio perché sincera nelle sue risposte di guida”.
(ITALPRESS).

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