Spadafora alla Figc “Stop immediato alla serie A”

Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ha chiesto alla Figc di valutare l’immediato stop alla Serie A. “Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi,
presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta” ha scritto Spadafora. “Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici
ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo
per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso – prosegue Spadafora -. Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della Figc, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa
responsabilita’. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse cosi’ drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano gia’ rifiutate di concedere a migliaia di italiani,
costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficolta’ normative che con l’autentica disponibilita’ di tutti si sarebbero
potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset – prosegue Spadafora -, si era arrivati vicini a una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realta’ che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realta’. Le societa’ di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie
gia’ all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite. Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare piu’ valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre”.

Per effetto di questa richiesta, Parma-Spal in programma alle 12.30 non e’ iniziata in orario, ma è stata posticipata alle 13.45 dopo vari consulti. La Figc, nel frattempo, ha convocato per martedì un consiglio federale straordinario “vista la richiesta del Ministro per lo Sport
Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malago’ e preso atto della volonta’ del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull’emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse”.

Sul tema, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli aveva chiesto di giocare:”Bisogna che il calcio viva per intero questo momento molto particolare, che si metta in sintonia con il Paese, fermo restando l’osservanza delle norme per la salvaguardia della salute che resta prioritaria. Noi come Lega Pro – ha detto all’Italpress – abbiamo anche aperto alla tv in chiaro queste gare perche’ il calcio ha anche la missione sociale di assicurare e dare
tranquillita’, deve essere una trincea avanzata di valori, un momento per liberarsi dalle paure e dalle preoccupazione”..

Gli arbitri, da parte loro “si atterranno ai decreti governativi e noi l’abbiamo fatto fin da subito. Noi ci atteniamo alle disposizioni che ci da’ il Governo e alle disposizioni della Figc,
sempre nel rispetto ed a salvaguardia della salute” ha detto all’Italpress il presidente dell’Aia Marcello Nicchi.
(ITALPRESS).

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