Italia a terra tra cancellazioni e riduzioni voli

L’emergenza Coronavirus che sta costringendo l’Italia e gli italiani a grossi sacrifici e che sta arrivando pian piano anche in altri Paesi europei, obbliga le compagnie aeree a cancellare voli o ad accorparli. Se questa mattina lo scalo romano di Fiumicino era frequentato da diverse persone in arrivo e in partenza, armate di pazienza visti i controlli con i termoscanner e i moduli di autocertificazione da compilare, obbligatorio per gli italiani, così non è stato questa sera. Le difficoltà di volare, sia a livello nazionale che internazionale, dopo le decisioni prese da diversi Stati di chiudere i loro cieli all’Italia, sta diventando sempre più difficile. Portogallo, Spagna, Regno Unito, Ucraina, Kuwait, Libano sono solo alcuni dei paesi che si sono aggiunti oggi alla già lunga lista di divieti di volo.
A questi poi si aggiungono le compagnie che hanno scelto di non volare più da e per l’Italia: Aeroflot, che collega Italia e Russia, Finnair, la più grande compagnia finlandese. Madrid, Tirana, Alicante, Lisbona, Zurigo, Belgrado, Vienna e Londra, una lista che potrebbe crescere nei prossimi giorni, a cui si aggiungono alcune destinazioni interne come Milano, Cagliari, Catania a causa della decisione di alcune compagnie di accorpare i voli per i pochi passeggeri. Una crisi che vede anche Malpensa soffrire con Ryanair che ha decisione di cancellare tutti i voli in Italia per Milano, Bergamo, Parma e Treviso così come hanno fatto anche altre compagnie low cost Wizz Air e Easyjet, mentre Alitalia ha diminuito drasticamente i suoi collegamenti. Stasera lo schermo dei voli in partenza era un elenco di voli cancellati, con poche eccezioni, come Brindisi, Palermo e Parigi.
(ITALPRESS).

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