Gravina “Taglio degli ingaggi? Non deve e non puo’ essere un tabu’”

ROMA (ITALPRESS) – Un taglio agli ingaggi dei giocatori “non deve essere un tabu’ e non puo’ esserlo in questo momento di emergenza. Dobbiamo sederci tutti insieme a un tavolo, e’ un momento di crisi per tutti e l’emergenza vale per tutti. Siamo chiamati oggi a un gesto di grande responsabilita’, dando dei contenuti a quel contentitore che chiamiamo solidarieta’”. Sono le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai microfoni di “Tutti Convocati” su Radio24, in merito a quello che sara’ una volta superata l’emergenza coronavirus. “Il nostro mondo sta vivendo un periodo di grande difficolta’ economica e la Figc si sta impegnando nel raccogliere tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando – sottolinea il numero uno di via Allegri – Esistono degli accordi di natura contrattuale, da qui l’esigenza di giocare perche’ il danno sia limitato, si parla di 170-200 milioni di euro. Ma se si arrivasse al blocco dei tornei, il danno effettivo potrebbe arrivare a 500, 600, 700 milioni di euro”. Ma Gravina si augura che non si arrivi a tanto, specie dopo lo sforzo fatto ieri dalla Uefa rinviando gli Europei al 2021. “Stiamo comunque lavorando su una ripartenza ipotizzata per il 3 maggio che consentirebbe il completamento di tutti i campionati entro il 30 giugno. Faremo anche in modo, attraverso delle richieste al governo, alla Fifa e alla Uefa, che sia possibile – e in questo c’e’ piena sintonia con i colleghi spagnoli – sforare per 10-15 giorni a luglio per completare i campionati. Se poi neanche questo bastasse, poiche’ e’ necessario definire gli organici per la stagione 2020-21, a quel punto ricorreremo a play-off e play-out”.
(ITALPRESS).

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