Chiudono attività non essenziali. Stop a spostamenti da un Comune all’altro

Da oggi è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Lo stabilisce un’ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri.

Intanto da lunedì 23 marzo saranno chiuse tutte le attività produttive non essenziali. “Le misure fin qui adottate richiedono tempo prima di avere i loro effetti” ha detto il premier Giuseppe Conte.

“E’ la crisi più difficile che questo Paese si è trovato ad affrontare dal secondo dopoguerra – ha aggiunto Conte – Dobbiamo rispettare tutte le regole, si tratta di misure severe, non e’ facile. Non abbiamo alternative, dobbiamo resistere. Solo così tuteleremo noi stessi e le persone che amiamo”.

“La decisione assunta è quella di chiudere in tutt’Italia ogni attività che non sia necessaria, cruciale e indispensabile. I supermercati e i generi alimentari di prima necessità resteranno aperti, non ci sarà nessuna restrizione. Non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti”, ha aggiunto Conte in diretta Facebook. “Assicureremo i servizi finanziari e bancari e i trasporti pubblici. Consentiremo solo il lavoro in smart working, e solo per le attività produttive rilevanti. Rallentiamo il motore produttivo del Paese, ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria, per poter contenere quanto più possibile l’epidemia. L’emergenza sanitaria si sta tramutando in emergenza economica. Il Governo interverrà con misure straordinarie, che ci consentiranno di rialzarci più forti di prima”.

(ITALPRESS),

 

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