Dybala “Volevo allenarmi ma mi mancava l’aria”

Il peggio sembra essere ormai alle spalle. Paulo Dybala, terzo giocatore della Juve a risultare positivo al coronavirus dopo Rugani e Matuidi, è tornato a parlare ad “Afa Play”, raccontando le difficoltà di questi giorni. “E’ anche una questione psicologica: all’inizio uno ha paura. Cercavo di non pensarci, poi abbiamo avuto il primo caso alla Juve, poi il secondo e quindi è toccato a me. Per fortuna siamo stati solo in tre”. “Avevo molta tosse, ero stanco e la notte, quando dormivo, sentivo freddo – rivela l’attaccante argentino, positivo come la fidanzata Oriana Sabatini – Abbiamo cercato di conviverci e cercare di restare tranquilli. Ora stiamo bene, molto meglio. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi. Diciamo che Oriana si è sentita abbastanza meglio, io ho avuto sintomi più forti: mi stancavo velocemente, volevo allenarmi ma dopo cinque minuti mi mancava l’aria. A quel punto ci siamo accorti che qualcosa non andava e attraverso i test abbiamo scoperto di essere positivi”. Ma si parla anche di campo e del rapporto con Ronaldo. “Una persona eccezionale e amabile, sia in campo che fuori. A livello personale mi ha sorpreso in positivo, è sempre disposto a parlare, ad ascoltare. Gli ho detto che in Argentina è un po’ odiato per il suo modo di essere e che invece ho conosciuto una persona diversa. Mi ha risposto ridendo: ‘Ci sono abituato’. E quest’anno, finchè si è giocato, abbiamo fatto molto bene insieme, abbiamo cominciato a conoscerci di più, a essere più affiatati in campo”, sottolinea Dybala, che parla anche dell’accordo con la società sulla rinuncia a quattro mensilità per far fronte alla crisi legata al coronavirus. “Chiellini, che è il capitano, ha parlato col presidente e poi con noi. Mi ha chiamato, mi ha detto che il club ci chiedeva una mano perchè oggi ha zero entrate. Si è arrivati a un accordo, ovviamente ne abbiamo parlato fra di noi nella chat di gruppo che abbiamo. C’erano diverse opinioni, ci sono giocatori a cui mancano una o due partite per attivare delle clausole e non sappiamo cosa succederà. E’ difficile mettersi tutti d’accordo e soprattutto su un tema così delicato ma alla fine siamo arrivati alla conclusione che era la cosa migliore da fare”. Per Dybala è anche l’occasione di parlare di nazionale argentina e della coesistenza con Messi dopo che lo stesso bianconero aveva ammesso una certa incompatibilità. “Ne ho parlato con Leo, essendo simili tatticamente è normale che a volte ci troviamo nella stessa zona di campo. Ci abbiamo lavorato col ct Scaloni, è chiaro che tocca a me cambiare e cercare gli spazi dove Leo non c’è – sottolinea Dybala – Contro il Cile, in Coppa America, abbiamo giocato insieme 40 minuti e abbiamo fatto bene. Finora la mia carriera in nazionale non è stata quella che mi aspettavo ma spero in futuro sia diverso. Nella Juve ho potuto fare le cose che volevo mentre in nazionale non ho avuto lo spazio che pensavo, nè al Mondiale, nè in Coppa America”.
(ITALPRESS).

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