Eni, nel primo trimestre utile netto adjusted 59 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2020 (non sottoposti a revisione contabile).
L’Utile operativo adjusted si attesta a 1,31 miliardi di euro, -1 miliardo pari a -44%, rispetto al trimestre 2019. Al netto dell’effetto scenario di -1,1 miliardi e degli impatti del COVID-19 di -0,15 miliardi, la performance è stata positiva per +0,2 miliardi (+16%). L’Utile netto adjusted è di 59 milioni, il Risultato netto fa segnare una perdita netta di 2,93 miliardi (utile netto di 1,1 miliardi nel trimestre 2019), determinata principalmente dall’allineamento del valore delle scorte ai prezzi correnti. Inoltre negli special item sono compresi anche svalutazioni di asset oil&gas e fair value negativi dei derivati privi dei requisiti formali per essere trattati in hedge accounting indotti anch’essi dall’effetto scenario.
“Il periodo che stiamo vivendo dallo scorso marzo è per l’economia mondiale il più complesso degli ultimi 70 anni e oltre. Per l’industria energetica, ed in particolare per l’Oil&Gas, la complessità è ancora maggiore dato il sovrapporsi degli effetti della pandemia al crollo del prezzo del petrolio. Eni sta affrontando questo periodo contando su un’organizzazione operativa sicura per i suoi dipendenti, contrattisti e per le popolazioni dei Paesi ospitanti”, commenta in una nota l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
“D’altro canto, le persone Eni hanno dimostrato un’elevata capacità e disponibilità ad adattarsi alle condizioni di questo difficile momento, consentendo al Gruppo di lavorare in totale continuità. E di questo le ringrazio – prosegue -. Inoltre il portafoglio di business mostra di essere resiliente come mai in passato, mentre la struttura patrimoniale è molto solida, frutto del lavoro fatto negli ultimi anni. In particolare il portafoglio upstream ha un punto di pareggio competitivo ed è flessibile, consentendo la rimodulazione delle attività e degli impegni finanziari in funzione dell’evoluzione dello scenario”.
“Il portafoglio mid-downstream sta reagendo bene alla crisi dei consumi, consuntivando un risultato operativo più alto di quello dell’analogo periodo 2019. Complessivamente il risultato operativo è risultato essere superiore alle aspettative del Mercato, mentre la generazione di cassa ante circolante finanzia gli investimenti di 1,9 miliardi di euro – sottolinea Descalzi -. Lo stato patrimoniale gode di un bilanciamento ottimale ma soprattutto della disponibilità di 16 miliardi di euro di liquidità che consentiranno al Gruppo di gestire con agio la contrazione dell’attività dovuta a prezzi e pandemia. Come tutti prevediamo un anno 2020 complicato, ma grazie ai nostri punti di forza contiamo di riprendere velocemente il cammino verso un modello di business sempre più redditizio e sostenibile tracciato nell’ultimo nostro piano strategico”.
(ITALPRESS).

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