PSA Italia: Thorel “Tre proposte per stimolare la ripresa”

Il mondo dell’automobile in Italia sta piano piano ripartendo dopo 50 giorni di lock down con la riapertura delle concessionarie, sempre nel massimo della sicurezza legata all’emergenza del Covid-19. “Questa crisi ha azzerato il mercato dell’auto sia a livello italiano che europeo, con anche la chiusura delle fabbriche. Ben 50 giorni di lock down” ricorda Gaetano Thorel, Ceo di PSA Italia in una intervista all’Agenzia ITALPRESS. “Il dato più eclatante sicuramente è aprile dove in Italia sono state vendute 4.000 vetture contro le 175.000 dell’anno scorso. Questo dà la dimensione della crisi che ha innescato il coronavirus: in 50 giorni abbiamo perso 300.000 macchine, Una situazione davvero esplosiva da questo punto di vista” sottolinea Thorel. “La buona notizia è che il 4 maggio tutta la rete in Italia ha riaperto i battenti. I concessionari del Gruppo PSA in Italia sono tutti operativi con il protocollo di sicurezza molto rigido che abbiamo applicato in tutto il mondo che si chiama ‘We All Care’. Tutti i concessionari l’hanno applicato e quindi si può andare a visitare gli showroom in totale sicurezza” rassicura.

“Poi per quanto riguarda l’uscita dalla crisi, il punto di domanda più importante è come stimolare la ripresa, in questo caso di fronte ad una crisi di questo genere abbiamo fatto delle proposte al governo perchè riteniamo che sia necessario che dia un supporto a questo settore che, ricordiamo, in Italia occupa 1.500 concessionari, 200 mila persone senza contare la produzione. Se poi inseriamo quest’ultima parliamo di una intera filiera che vale il 20% del Pil italiano. Credo che una risposta governativa sia necessaria” aggiunge il Ceo di PSA Italia. “La proposta che noi abbiamo fatto come Unrae e Federauto tutti insieme è su tre punti. Il primo è legato allo svecchiamento del parco circolante, abbiamo in Italia circa 38 milioni di vetture di cui 12-13 milioni sono ‘maggiorenni’ come le chiamo io. Quindi abbiamo proposto l’allargamento dell’eco bonus per una certa fascia fino a 95 grammi, perchè crediamo che rimanga un elemento fondamentale per la riduzione delle emissioni di CO2”.

“Insieme a questo abbiamo proposto un adeguamento della fiscalizzazione delle auto aziendali. Pensiamo al popolo delle partite IVA che ha bisogno di una fiscalità sull’automobile più corretta e quindi l’innalzamento del valore detraibile a 50 mila euro e la possibilità di scaricare il 100% dell’IVA. Questo sarebbe un grosso stimolo per tutte le aziende e le partite IVA per cambiare l’automobile. E poi, il terzo, sui commerciali. Quindi un bene strumentale, per il quale abbiamo proposto anche l’utilizzo del credito di imposta come strumento fondamentale per queste aziende che utilizzano i veicoli commerciali per lavorare. Per poi accelerare la partenza abbiamo chiesto anche un controbuto ‘flat’ per tutte le automobili che sono presenti negli stock delle concessionarie: stiamo parlando di 350 mila vetture che sono le prime da vendere, da far muovere, perchè, ricordiamo, la produzione è ferma e quindi è necessario sbloccare immediatamente lo stock nei magazzini delle concessionarie delle case: tutte macchine Euro 6 Diesel, benzina, ibride, plug-in. Tutte vetture ‘pulitissime’ che con la rottamazione di una vecchia, darebbero un grossissimo aiuto allo svecchiamento del parco auto circolante e ovviamente all’inquinamento”.

“Io credo che la ricetta per uscire rimane sempre il prodotto. I consumatori guidano le automobili, le comprano con l’emozione, con la ‘pancia’ e quindi trovano nel nostro Gruppo quattro marchi pieni di novità. Pensiamo alla Peugeot 208, che ha appena vinto il premio come ‘Auto dell’Anno’ ed è disponibile sia benzina, Diesel o elettrica o al marchio DS con la DS3 e DS7, entrambe sempre con tecnologia benzina, Diesel o plug-in elettrico, quindi sempre con la spina. La Opel con la nuova Corsa, anch’essa volendo con la versione elettrica o il Grandland X o se guardiamo a Citroen: la gamma Aircross, la C5. La nuova C3 del quale stiamo presentando proprio adesso il facelift e non ultimo questo oggetto di mobilità che abbiamo presentato che è la AMI” racconta Thorel. “Non è un’automobile ma un quadriciclo che si guida anche a 14 anni. Completamente elettrico e ovviamente per una mobilità sostenibile cittadina molto interessante. Se penso al bonus delle bici e etc, la AMI è una soluzione molto moderna per lo spostamento urbano” sottolinea.

“Oggi come oggi il consumatore sta scoprendo che l’utilizzo di una automobile rispetto al possesso forse è qualcosa di più moderno. Perchè non impegna e soprattutto si può pensare ad un noleggio molto flessibile con free2move che è il nostro brand della mobilità. Ora anche con un’assicurazione Covid. Questa – rivela Thorel – nel malaugurato caso uno dovesse ammalarsi subentrerebbe per il pagamento delle rate. Un qualcosa che dà certamente serenità”. “Penso che la ricetta per uscire dalla crisi, al di là dello stimolo governativo debba essere un contratto, uno strumento di accesso all’automobile molto semplice e molto sicuro. Per me il noleggio è la soluzione ideale”.
(ITALPRESS).

L’articolo PSA Italia: Thorel “Tre proposte per stimolare la ripresa” proviene da Italpress.