Hera, nel primo trimestre in aumento ricavi e utile netto

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, insediato il 29 aprile 2020 e presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato all’unanimita’ i risultati economici consolidati del primo trimestre, in miglioramento rispetto all’analogo periodo 2019, grazie al contributo della crescita organica e dell’M&A che hanno saputo piu’ che compensare gli effetti del mite clima invernale e dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese.
Nel primo trimestre 2020, i ricavi sono stati pari a 2.055,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.940,4 milioni dell’analogo periodo del 2019. A questo risultato hanno contribuito prevalentemente le variazioni di perimetro, che hanno piu’ che compensato i minori ricavi per le attivita’ di trading, produzione e vendita di energia elettrica e gas, calore e teleriscaldamento, e per commesse nel settore idrico. In crescita i ricavi del settore ambiente.
Il margine operativo lordo passa dai 330,8 milioni di euro dei primi tre mesi del 2019 ai 349,2 milioni al 31 marzo 2020, registrando un incremento di 18,4 milioni (+5,6%). La crescita del margine operativo lordo e’ da attribuire in particolare alle performance delle aree energetiche, che complessivamente crescono di 17,2 milioni di euro principalmente grazie all’ingresso delle societa’ del Gruppo EstEnergy, e dell’area ambiente, mentre l’area ciclo idrico registra una leggera contrazione.
Sale anche il risultato operativo netto pari a 211,7 milioni di euro al 31 marzo 2020, in crescita rispetto ai 205 milioni dell’analogo periodo del 2019 (+3,3%). Varia di 7,6 milioni la gestione finanziaria al 31 marzo 2020, pari a 28,7 milioni di euro, principalmente per maggiori oneri figurativi generati dall’opzione di vendita della quota detenuta da Ascopiave e per minori utili da joint venture, dovuti principalmente al consolidamento di EstEnergy. L’utile prima delle imposte e’ pari a 183,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 183,9 milioni dei primi tre mesi del 2019.
L’utile netto al 31 marzo 2020 sale a 130,3 milioni di euro, in aumento dello 0,5% rispetto ai 129,7 milioni dello stesso periodo del 2019. E’ di 124,4 milioni di euro, invece, l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, in leggera crescita rispetto ai 124,2 milioni dello stesso periodo del 2019. Questi risultati scontano un tax rate del 28,8%, in miglioramento rispetto al 29,5% dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, grazie in particolare all’impegno del Gruppo nel sostenere investimenti per la trasformazione tecnologica e digitale in chiave Utility 4.0.
Gli investimenti complessivi nei primi tre mesi del 2020 sono stati pari a 118,6 milioni di euro, rispetto ai 92,7 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, e hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli investimenti per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario. Gli investimenti totali comprendono anche investimenti finanziari pari a 27,2 milioni.
Grazie a una positiva generazione di cassa, l’indebitamento finanziario netto, pari a 3.229,1 milioni di euro, registra una riduzione di circa 45 milioni di euro rispetto a dicembre 2019. Il rapporto PFN/MOL e’ pari a 2,93x a conferma della solidita’ finanziaria del Gruppo (2,44x se si esclude il valore della put su EstEnergy). L’indebitamento complessivo presenta una durata residua media di oltre 6 anni.
(ITALPRESS).

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