Ceferin “Ho molta stima di calciatori e dirigenti della Serie A”

“Nessuno vuole il marchio di irresponsabile. Gli organizzatori delle competizioni nazionali si stanno dotando di protocolli di sicurezza molto seri e articolati che dovranno essere applicati con assoluto rigore. Il rischio zero non esiste a nessun livello e in nessun ambiente lavorativo. Ci stiamo tutti attrezzando per proteggerci. Ho molta stima dei calciatori della Serie A e dei dirigenti italiani e non credo ad alcun tentativo di boicottaggio”. Parola di Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, che sulle pagine de ‘Il Corriere dello Sport’ torna a parlare della necessità di una ripresa del calcio, perlopiù ancora fermo a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19. Nei giorni scorsi l’Uefa aveva mostrato irritazione nei confronti delle incertezze dell’Italia, che condizionano notevolmente lo sviluppo delle coppe. “L’Italia è uno dei grandi paesi calcistici europei e il suo campionato ha una valenza essenziale, è visto da molti sportivi anche al di fuori dei suoi confini – spiega il 52enne dirigente sloveno, numero uno dell’organismo europeo – La pandemia ha messo in ginocchio l’intera economia e non solo il calcio. Assoluta priorità alla salute pubblica, ci mancherebbe, ma come tutti gli altri settori anche noi abbiamo il dovere di ripartire rispettando gli impegni che ci siamo assunti. Le competizioni nazionali e quelle europee sono fisiologicamente collegate e noi vogliamo in Europa club che abbiano vinto i campionati e le coppe nazionali, qualificandosi sulla base dei risultati. È l’essenza dello sport, non solo del calcio”. La quarantena obbligatoria di due settimane anche per i contatti stretti del contagiato è un ostacolo che pare solo italiano. “Rispetto le decisioni delle autorità scientifiche, hanno la grande responsabilità di difendere la salute delle persone. Quel che succede in caso di positività dei calciatori è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho alcuna competenza in materia, ma vedo che in alcuni Paesi, come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali al prosieguo dell’attività, non alla sua improvvisa interruzione”. L’assenza del pubblico segnerà la ripartenza dei prossimi campionati: “Temo che per un certo periodo non sarà possibile far entrare il pubblico negli stadi. Spero che si tratti di una parentesi non troppo lunga, dopodichè rivedremo finalmente gli impianti pieni di appassionati entusiasti. Lo vogliamo tutti – conclude Ceferin – Io per primo”.
(ITALPRESS).