In Piemonte tonnellate di formaggi invenduti, allarme produttori

TORINO (ITALPRESS) – Uncem e Assopiemonte Dop e Igp insieme a sostegno delle imprese del settore lattiero-caseario piemontese. A soffrire in modo particolare i produttori di Castelmagno, Robiola di Roccaverano, Murazzano, Ossolano, Toma Piemontese, con filiere nei territori montani. Le imprese subiscono gli effetti negativi del lungo periodo di blocco della commercializzazione di prodotti causato dallo stop di fiere, mercati, turismo locale, ristoranti, trattorie, mense e anche dell’export, ovvero dei canali dove tradizionalmente si vendono i prodotti tipici del territorio. “I produttori hanno continuato a sostenere costi, prevalentemente legati al mantenimento delle mandrie e greggi, senza incassare”, sottolinea Evanzio Fiandino, presidente di Assopiemonte Dop e Igp. I numeri sono drammatici: per la Robiola di Roccaverano l’invenduto ogni settimana è pari a circa 2.000 kg, equivalenti a circa 13.000 kg di latte corrispondenti a un danno pari a 20.000 euro a settimana. Per il Castelmagno Dop l’invenduto ogni settimana pari a circa 4.000 kg di prodotto per un valore di 40.000 euro a settimana. Durante la pandemia i notevoli volumi di vendita fatti registrare al dalla grande distribuzione organizzata non hanno interessato le produzioni Dop in quanto fuori da tali canali e semmai presenti, solo in alcuni rari casi, ai banchi taglio, disertati però dai consumatori per evitare code. “Il risultato – continua Fiandino – è stata la paralisi commerciale che ha costretto, a seconda della tipologia delle produzioni a buttare via il latte o a svenderlo, a interrompere la produzione, a eliminare formaggi non stagionabili, ad avere eccedenze in magazzino senza sapere se mai si riuscirà a smaltirle”. “Questo comparto va sostenuto – evidenziano Lido Riba e Marco Bussone, presidente regionale e nazionale Uncem – Il dialogo avviato con i rappresentanti politici regionali e nazionali da Assopiemonte viene fortemente sostenuto da Uncem. Avviamo una collaborazione in una fase molto delicata e critica per il settore che non può in alcun modo essere lasciato solo”.
(ITALPRESS).