Mancini “Europeo rinviato? Saremo ancora più pronti”

Anno più, anno meno, poco cambia: agli Europei l’Italia dirà la sua. Oggi è un giorno particolare per Roberto Mancini: il calendario pre-pandemia segnava per oggi Italia-Svizzera, seconda gara di Euro2020 all’Olimpico di Roma. All’Olimpico il ct azzurro oggi ci sarà lo stesso ma per seguire Napoli-Juve, finale di Coppa Italia. “Eravamo pronti per tutti – ammette il tecnico jesino alla ‘Gazzetta dello Sport – Ogni cosa messa a punto. Non sarebbe stato un girone facile come pensavano tanti e non lo sarà tra un anno. La Svizzera è storicamente tosta per noi, ha giocatori di qualità che giocano in top club e un bravo ct come Petkovic che ci conosce bene. Ma saremo pronti anche per l’Europeo che verrà”. Per ora sono svanite le notti magiche tanto attese ma solo nel “senso di stadio pieno, gente in strada, gioia popolare. Ma, a suo modo, anche questa partita all’Olimpico – il riferimento a Napoli-Juve di stasera – ha una sua magia. E’ il primo trofeo assegnato dopo la pandemia, l’Olimpico riapre anche se vuoto: un segnale in più della vita che ritrova lentamente la sua normalità. Anche questa notte ha una sua magia”. A proposito della gara di stasera, Mancini si aspetta una sfida “molto aperta ed equilibrata e non solo perché le finali sono partite particolari. Me l’aspetto perché il Napoli è forte, molto forte, più di quanto dica la classifica di campionato”. In campo anche diversi azzurri, coi quali il ct si è tenuto in contatto durante il lockdown. “Ci siamo sentiti più di una volta in video-call. Sentimento comune: il rammarico per l’Europeo rinviato. Eravamo tutti carichi e pronti per viverlo al meglio. Ma, oltre al rammarico, c’era la convinzione che tutto è solo rimandato e arriveremo ancora più pronti per misurarci con le big. Come immagino la ripresa azzurra? Mi auguro che a settembre-ottobre ci siano le condizioni per riaprire gli stadi, per giocare a Milano e fare un allenamento a Bergamo. Per dare una carezza azzurra a due città martoriate dal virus e per trovare il modo di ringraziare medici e infermieri che sono stati eroici nell’emergenza”. Per il match contro la Bosnia del 4 settembre, però, Mancini potrebbe dover rinunciare a qualche giocatore se qualche italiana andrà in fondo in Champions. “Vedremo. È presto per dirlo. Bisognerà anche valutare l’impatto del campionato estivo, con partite ravvicinate ad alte temperature. L’intenzione è di allargare il gruppo recuperando giocatori che sono già stati con noi o aggiungendo giovani, come Scamacca”.
(ITALPRESS).