Zingaretti “Montespaccato Savoia battaglia Legalità”

ROMA (ITALPRESS) – “All’inizio c’è stata un pò di paura, ma grazie all’Asilo Savoia e a questa comunità si è vinta una grande battaglia, che trasforma la lotta contro l’illegalità in cultura e sport, in socialità e vita”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della festa per la promozione in sertie D della squadra “ASD Montespaccato Savoia”, sequestrata alla criminalità organizzata. “Anche in giornate di festa come queste non dobbiamo dimenticarci che purtroppo in Italia troppe cose non funzionano quando è coinvolto lo Stato – ha aggiunto – ma questo non deve permetterci di pensare che non valga la pena provarci a farle funzionare e questa squadra ha dimostrato che è possibile farlo”. Il Montespaccato Calcio rientra nella gestione, in regime di amministrazione giudiziaria, della Polisportiva Dilettantistica Montespaccato, società sportiva senza scopo di lucro sequestrata alla criminalità organizzata (cosiddetta operazione “Hampa” contro il clan Gambacurta) nel giugno 2018 con oltre 500 tesserati tra bambini, ragazzi e giovani ed affidata appunto alla gestione dell’Asilo Savoia.
Grazie al lavoro svolto nei quasi due anni di attività, gli iscritti alla Scuola Calcio sono aumentati del 30%, mentre sono state ridotte le rette del 25% e previste oltre 100 gratuità per famiglie in situazione di bisogno. Il Centro sportivo, ora aperto a tutte le realtà associative del territorio, è stato emblematicamente intitolato nel settembre 2019 al sacerdote vittima della mafia don Pino Puglisi. “Ci sono persone che sono morte per permetterci di essere oggi qui – ha proseguito il presidente Zingaretti – “Sono convinto che chi ha ucciso don Pino Puglisi sperava che le sue idee morissero insieme a lui. Invece quello di oggi è un bellissimo esempio per dire ai mafiosi che se pensavano di uccidere le idee, si sbagliavano di grosso”. “Bisogna avere il coraggio di osare e il mondo dello sport dove ci sono anche tante colse che a volte non funzionano deve dare umilmente una testimonianza. Venga qui la Nazionale Italiana di Calcio ad allenarsi una volta come è venuta in Calabria”, ha concluso don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
(ITALPRESS).