Assolombarda presenta il libro “Il futuro della Formazione”

MILANO (ITALPRESS) – Promuovere un approccio strategico e integrato che rafforzi il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, mondo produttivo e società civile, per dare vita a un sistema educativo e formativo sempre più in grado di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, in una prospettiva più di lungo termine, contribuire a costruire un sistema economico competitivo e un territorio capace di attrarre talenti e investimenti.
E’ la premessa del libro “Il Futuro della Formazione” che Pietro Guindani, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Innovazione e Capitale Umano, e Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese, hanno presentato oggi in un colloquio con Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda con delega ad Affari Istituzionali, Organizzazione, Cultura e Legalità, che ha moderato l’evento. “Lo scenario socioeconomico attuale impone una riflessione seria e corale sul futuro della formazione – ha dichiarato Pietro Guindani, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Innovazione e Capitale Umano -. Queste circostanze senza precedenti di emergenza e di distanziamento spaziale hanno restituito al comparto educativo una diffusa consapevolezza del proprio valore e del proprio insostituibile ruolo. In quest’ottica, possiamo leggere l’emergenza Covid-19 come un acceleratore di un processo di rinnovamento che era già in corso e che ci auguriamo possa definitivamente traghettare verso una nuova modernità il sistema educativo, che nel frattempo ha dimostrato una straordinaria capacità di reazione, caratterizzata da una progressiva digitalizzazione, sviluppando soluzioni tecnologiche da remoto per supplire alla didattica in presenza. Oggi più che mai, siamo tutti chiamati – imprenditori, classe dirigente, insegnanti, studenti e decisori pubblici – a comprendere a fondo la rilevanza strategica dell’investimento in formazione e capitale umano, un fattore fondamentale per l’individuo perchè possa maturare una piena cittadinanza sociale ed economica. Un Paese che non investe in formazione, è un Paese che non scommette sul proprio futuro”.
(ITALPRESS)