Estate, la Liguria attiva il Piano caldo “182.000 persone ‘a rischiò”

GENOVA (ITALPRESS) – E’ operativo il Piano caldo 2020 di Regione Liguria da attivare in caso di Bollettino arancione o rosso. Il Piano caldo, elaborato da A.Li.Sa. con tutti i soggetti interessati alla tutela socio sanitaria, prevede azioni dedicate a prevenire e ridurre i potenziali rischi derivanti da ondate di calore, anche attraverso l’identificazione dei cittadini più fragili. I criteri che hanno prodotto, anche per quest’anno, l’elenco di cittadini suscettibili agli effetti sulla salute delle ondate di calore sono: l’età (essere ultra-settantacinquenni), l’assunzione di particolari tipologie di farmaci, l’esenzione per patologie croniche, gli accessi al Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri relativi a una classe di patologie che segnalano particolare sensibilità ai periodi di caldo estivo. In Liguria sono oltre 182.000 le persone che possono essere suscettibili alle ondate di calore, di cui 174.706 con rischio basso, 5.666 con rischio intermedio e 1.838 con rischio alto. In Asl 1 sono 22.362 le persone con rischio basso, 746 quelle con rischio intermedio e 230 con rischio alto, in Asl 2 hanno rischio basso 32.593 persone, 1.054 sono nella fascia media e 371 in quella alta, in Asl 3 le persone con rischio basso sono 78.964, 2.590 hanno rischio intermedio e 839 rischio alto, Asl 4 registra 16.507 persone con rischio basso, 493 a rischio intermedio e 133 a rischio alto, in Asl 5 sono 24.280 le persone a rischio basso, 783 hanno rischio intermedio e 265 sono classificate con rischio alto. Il dato delle persone a rischio è stato trasmesso alle Direzioni territoriali delle Asl, ai medici di Medicina generale e ai pediatri che dispongono dell’elenco dei propri assistiti suscettibili tramite il portale regionale oltre che al Comune di Genova, con riferimento in particolare ai residenti che rientrano nella classe di rischio alto: “Il Piano caldo, anche quest’anno, mira a individuare in maniera preventiva le situazioni di maggiore rischio e di bisogno delle persone più fragili, già messe a dura propria dall’emergenza Covid-19”, sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria. “I medici di famiglia e le Asl avranno a disposizione l’elenco dettagliato dei propri pazienti più fragili per monitorarne i bisogni e le condizioni di salute, in stretta collaborazione con gli enti locali; sarà invece sempre il Diar emergenza-urgenza – conclude Viale – a stabilire le modalità di attivazione di eventuali Unità di crisi dedicate nei Pronto soccorso”.
(ITALPRESS).