Violenza sulle donne, aumentano richieste aiuto in Lombardia

MILANO (ITALPRESS) – Regge all’urto dell’emergenza sanitaria Covid la rete lombarda a sostegno delle donne maltrattate. Rispetto al 2019, nel periodo 1° marzo 16 aprile le donne vittime che si sono rivolte al numero antiviolenza 1522 sono aumentate in Lombardia del 25%. Un segnale della crescente emersione del problema e che vede il carico di lavoro sui centri anti violenza aumentare nel tempo. Il quadro è contenuto in una Nota Informativa in tema di contrasto alla violenza sulle donne e nella Relazione sull’attuazione e i risultati degli interventi previsti dalla l.r. numero 11/2012 in tema di prevenzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza. La Relazione è stata esaminata oggi dal Comitato paritetico di controllo e valutazione, presieduto da Barbara Mazzali (FdI) che insieme a Carlo Borghetti (PD), Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, hanno illustrato i contenuti del documento.
Il numero delle donne che in Lombardia nel 2019 si sono rivolte ad un centro antiviolenza: 6545 nuovi contatti (più del doppio rispetto al 2013). Le nuove prese in carico hanno riguardato per circa il 44% dei casi donne residenti in provincia di Milano e Brescia. Hanno ricevuto ospitalità 295 donne, la maggior parte residenti in provincia di Milano (33%), Varese (12%) e Brescia (11%): circa il 45% delle donne ha al seguito figli minori. Aumenta, inoltre, il numero delle donne che, a conclusione del percorso, si allontana dal maltrattante (79% nel 2019), grazie anche all’acquisizione dell’autonomia economica (66% nel 2018) e abitativa (raggiunta nel 66,4% dei casi).
Per quanto riguarda i servizi, sono 67 i soggetti giuridici iscritti all’Albo dei centri antiviolenza, delle case rifugio e delle case d’accoglienza. In crescita il numero dei centri antiviolenza (complessivamente 50 in convenzione con gli enti capofila, a cui si aggiungono 49 sportelli decentrati) e le case rifugio (117 convenzionate). Delle 5176 donne accolte dai servizi, circa l’82% ha beneficiato di colloqui e circa il 72% di ascolto telefonico. Per quanto riguarda, invece, le 2820 donne prese in carico, quasi il 45% ha usufruito del servizio di consulenza legale, mentre il 34% di quello psicologico.
Ma l’azione delle politiche introdotte da Regione Lombardia per il contrasto alla violenza di genere prevede anche percorsi formativi con l’Ordine avvocati e accordi di collaborazione con le università lombarde. Attraverso un bando regionale del 2018 sono stati avviati 9 progetti che hanno coinvolto 1260 studenti, 119 docenti destinatari e 251 docenti formatori.
(ITALPRESS).