Percassi senza rimpianti “Siamo stati all’università del calcio”

“Siamo stati all’università del calcio per un quarto di finale che era inimmaginabile. Poteva finire molto male, è stato invece emozionante, e essere davanti al 90’ un traguardo notevole”. In un’intervista a ‘La Repubblica’, il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, si dice soddisfatto della prestazione dei suoi contro il Psg, che ha strappato l’accesso alle semifinali di Champions League solo negli ultimissimi minuti. “Abbiamo imparato che per una società di provincia quale siamo è difficilissimo competere con squadre che possono investire centinaia di milioni, zeppe di campioni che con un’invenzione possono determinare il risultato – spiega il numero uno del club orobico – Però essercela giocata fino in fondo ci ha rafforzato nell’idea che il nostro metodo di lavoro, il modo di gestire la società, sono quelli giusti. Sono contento per come si sono comportati il mister, i giocatori. Abbiamo fatto felice una tifoseria che lo stramerita. Dopo l’enorme disgrazia della pandemia, con il nostro finale di campionato abbiamo contribuito a far tornare il sorriso ai bergamaschi, a ridurre il loro dolore”. Per mister Gasperini, solo parole d’elogio: “È la nostra forza. Lui vuole progredire ogni anno e noi cerchiamo di assecondarlo. Vorremmo tenerlo fino a quando deciderà di smettere di lavorare”. Progredire significa non vendere i pezzi pregiati, tenere Gomez, Zapata, Ilicic: “Non vogliamo sacrificare nessuno. Se poi dal mercato ci arrivano proposte irrinunciabili… L’importante sarà avere sostituti all’altezza o addirittura superiori. Ma i più forti ce li teniamo, promesso, e li integriamo con altri giocatori di qualità. Come sta Ilicic con i suoi problemi personali? Meglio. Sta seguendo un programma che sta dando buoni risultati. Siamo fiduciosi, lo stiamo aspettando a braccia aperte”. Non c’è dubbio che la Dea abbia mutato status, Ora è una piazza ambita da calciatori di livello: “È vero, tutto è cambiato. E noi ci stiamo attrezzando. Abbiamo appena avuto un finanziamento di 40 milioni per completare l’operazione stadio e contiamo di ultimare i lavori per essere in regola con le norme Uefa e poter giocare a Bergamo in Champions. Da bergamaschi siamo però consapevoli che la prima cosa importante è avere i conti a posto – conclude Percassi – E non si può fare il passo più lungo della gamba”.
(ITALPRESS).