Ghirelli “Assenza tifosi è pesantissima per la Serie C”

“Ci auguriamo che il 27 settembre la ripresa avvenga in un clima di miglioramento anche della situazione attuale. Anche perchè per noi della Serie C l’assenza di pubblico negli stadi sarebbe pesantissima”. Questo l’auspicio manifestato dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli in vista della prossima stagione. “Dal punto di vista del gioco anche le sfide nei play-off e play-out, nonostante l’intensità e la qualità del gioco, hanno pagato per gli spalti deserti – ha osservato il numero uno della terza lega professionistica in un’intervista a Tuttosport – Se si toglie il pubblico si colpisce al cuore il gioco del pallone. Lo stadio è come un circo per cui c’è bisogno del colore, dei cori, degli applausi, dei cuori che battono in curva. Solo allo stadio si vive la partita a 360 gradi. Vederla in tv è un’altra cosa. E va poi ribadito che l’assenza di paganti crea enorme preoccupazione dal punto di vista finanziario”.
“Nel corso di questi mesi – ha proseguito Ghirelli – abbiamo cercato di lavorare con un quadro articolato e organico di interventi per mitigare l’impatto economico del coronavirus: dalla cassa integrazione, all’Irap, al credito d’imposta sulle sponsorizzazioni. Ma senza pubblico tutta la sponsorizzazione intorno allo stadio ne patisce. Il botteghino è una fonte molto importante che è purtroppo ferma da mesi. Se dovesse restare per un lungo periodo la chiusura degli stadi allora la situazione diventerebbe ancora più critica”. La Lega Pro è comunque pronta a ripartire con grande entusiasmo: “A differenza di ciò che prevedevano i catastrofisti, tutte le società si sono iscritte presentando la documentazione in ordine grazie anche agli interventi che abbiamo messo in campo – ha osservato Ghirelli – La Lega Pro offrirà come sempre spunti molto intriganti, a partire dal ritorno del Palermo al Mantova e tante altre realtà. Posso già immaginare alcune sfide che con l’auspicata riapertura del pubblico potrebbero richiamare talmente tante persone che certi stadi non basterebbero per ospitarle tutte”.
A livello organizzativo, il presidente della Lega Pro ha confessato “il sogno dei gironi nazionali e quindi non più le squadre raggruppate per logiche territoriale. Questo consentirebbe di rimescolare le solite sfide e agli sponsor di avere un respiro non strettamente locale. Ma parliamo di un futuro molto in là nel tempo – ha riconosciuto Ghirelli – Non è però certo questo il momento con i problemi di spostamento che vive il Paese. Abbiamo istituito una commissione che ragionerà sulla riforma futura del nostro campionato. Occorrerà poi confrontarci sulla riforma dei campionati complessiva e in questo senso c’è da auspicare che venga riproposto lo schema del Comitato 4.0, che ha ottenuto grandi risultati nel confronto con le istituzioni perchè si è cercata una soluzione di sistema che andasse al di là delle singole specificità delle diverse discipline e avesse al centro le esigenze dello sport e degli sportivi”.
Infine Ghirelli ha spiegato alcune novità per la stagione 2020/21: “Abbiamo messo nello statuto per la prima volta, e attendiamo l’ok della Figc come da prassi, che nella Lega Pro ci sia una Mission Giovani. Quindi un valore cardine. Abbiamo allestito un regolamento che aiuta l’utilizzo dei giovani, abbatte i costi e non impatta il valore tecnico del campionato – ha raccontato il presidente della Lega Pro – La media delle squadre di Serie C racconta dell’utilizzo di meno di 22 tesserati a fronte di circa 25 tesserati per un costo superfluo di 11 milioni di euro. Di qui la scelta di una lista di 22 giocatori più un portiere se si infortuna che fa salire a 23 la rosa, quindi 24 in caso di infortunio prolungato di un tesserato e poi il 25° se si tessera un ragazzo del 2001. A questi si possono aggiungere tutti coloro che provengono dal settore giovanile. Si ha la possibilità di allestire una rosa ancora più ampia e che possa patrimonializzare il lavoro svolto sul territorio con i ragazzi e i giovani e al tempo stesso risparmiare”.