Binotto “La Ferrari sta investendo per tornare al vertice”

“Aver sbagliato il progetto di questa macchina è l’errore peggiore da team principal. La Ferrari era nata per cercare più carico aerodinamico sapendo di contare su un motore superiore. Poi ci sono state le direttive tecniche e ci siamo trovati una macchina con alta resistenza all’avanzamento e pochi cavalli. Dalla somma delle due cose è nato il problema”. Mattia Binotto spiega così, in un’intervista a Il Corriere della Sera, le difficoltà incontrate dalla Ferrari in questo strano 2020, con un calendario stravolto dalla pandemia e una Rossa lontana dalle posizioni di vertice. “Tutti i motoristi hanno perso prestazioni, chi più e chi meno – osserva il Team Principal della Ferrari analizzando i passi indietro rispetto agli scorsi anni – Nel 2019 coprivamo i limiti della vettura con il motore. Poi tra fine anno e inizio 2020 abbiamo saputo delle novità regolamentari, ma quando avremmo potuto iniziare a correggere sono arrivati Covid e congelamento delle regole e ci siamo trovati in questa situazione. Lavorare sul telaio? Lo abbiamo fatto, ma pensando ancora a quel vantaggio di potenza, che poi è sparito. E quando lo abbiamo capito ormai era tardi”.
Domenica si corre a Monza, in casa Ferrari, e le preoccupazioni sono tante dopo la pessima prestazione di Spa. “Potrebbe andare come in Belgio perchè i nostri punti deboli sono nel motore – spiega Binotto – Potrebbe andare meglio perchè Spa è più severa sull’aerodinamica. E poi da Monza ci sono nuove regole: si può usare una mappatura unica del motore per qualifiche e gara. Dovrebbe darci qualche vantaggio. La vittoria dello scorso anno ottenuta da Leclerc, poi, resta io più bel ricordo della mia carriera in Ferrari”. Proprio il talento del giovane pilota permette alla Rossa di guardare avanti con speranza: “Lui è cresciuto con noi, conosce i valori della Ferrari ed è molto legato – racconta Binotto – Fa parte di una famiglia speciale e lo sa. Quest’anno è importante, penso che un giorno potrà dire: ‘Quelle difficoltà mi sono state utilì. Ha il talento, e sta crescendo anche come leader in questo periodo difficile. Spesso gli parlo di Schumacher, arrivato nel ’96 e campione nel 2000. Lui può ripetere quel percorso. Vettel? In questa fase sta mostrando che bella persona è: la squadra negli anni gli ha dato tanto e lui si sente di dover tanto. E’ forte la sua voglia di contribuire a far finire meglio la stagione. Gli vogliamo bene e rifarei la scelta di annunciare l’addio ad aprile: era giusto dargli la possibilità di organizzarsi”.
In questa complicata situazione, Binotto comunque si sente tranquillo e niente affatto abbandonato dai vertici. “Onestamente non mi sono mai sentito in pericolo, perchè so di avere il supporto dei miei responsabili. Però mi sono messo in discussione da solo, ho riflettuto se posso essere adatto al ruolo di team principal – rivela Binotto – Avrei potuto far meglio in alcune aree, per esempio la riorganizzazione tecnica si poteva fare prima. Ma credo che i miei 25 anni in F1 e la conoscenza di quest’azienda siano elementi chiave per far bene in questo mestiere. In ogni caso non sono solo, ve lo posso assicurare. Con Louis Camilleri mi sento più volte al giorno, con il presidente John Elkann regolarmente. Ricevo i loro consigli, sicuramente il loro stile di leadership è diverso da quello a cui eravamo abituati in passato. Ma non sono solo, proprio no. Cosa mi ha detto Elkann dopo il Gp del Belgio? Voleva capire perchè siamo andati così male, se stiamo regredendo anzichè progredendo. Analizzare ed eventualmente dare il supporto di ciò che serve per migliorare”.
Guardando infine al 2021, Binotto prova ad accendere una speranza. “La prossima monoposto sarà per forza un’evoluzione di questa, per il blocco delle regole. Ma ci sono delle opportunità – spiega il Team Principal – Il motore sarà tutto nuovo, sta girando al banco da mesi, ci contiamo. In questi giorni poi è al voto del Consiglio Mondiale un cambiamento aerodinamico importante, con modifiche soprattutto al posteriore. E’ una possibilità da sfruttare. Del resto noi facciamo parte di una storia straordinaria. Il Cavallino ci sarà sempre per competere ai massimi livelli. Siamo la scuderia che sta investendo di più per tornare al vertice”.