Ross Brawn sprona la Ferrari “La priorità deve essere il 2022”

ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è dubbio che l’anno prossimo vogliamo tornare a una situazione normale e dunque con una forte considerazione dal punto di vista commerciale. Alcuni Paesi saranno in una posizione migliore rispetto ad altri, perchè potranno fare delle migliori offerte commerciali, e di questo dobbiamo tenere conto. Perchè noi dobbiamo tornare al normale livello finanziario il più in fretta possibile. Quindi l’aspetto commerciale avrà un peso maggiore rispetto a quest’anno”. A parlare delle problematiche del circus a quattro ruote nell’era del Covid-19 è Ross Brawn, direttore sportivo di Formula 1, che in una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ si sbilancia sul 2021 dopo una stagione travagliata ma portata comunque a termine. “Se tutte le corse che abbiamo messo in calendario si potranno disputare? L’Australia al momento gode di una buona posizione dal punto di vista del Covid – spiega il 66enne ingegnere e dirigente britannico – Per ora non ha ancora deciso come gestire gli Open di tennis, ma le cose stanno cambiando rapidamente e sono ottimista. Credo che l’Australia sappia che la comunità della F.1 sa come comportarsi responsabilmente nel visitare un Paese. E poi arriverà il vaccino. Ecco, mi ricordo che quando ho iniziato a lavorare in F.1, eravamo abituati a vaccinarci per andare in alcuni Paesi. Rifarlo adesso sarebbe un compromesso ragionevole”. Dal primo gennaio Brawn tornerà a lavorare con Stefano Domenicali, che sostituirà Chase Carey come capo della F.1: “Il mio ruolo resterà molto simile, in F.1 quando raggiungi un obiettivo, ti accorgi di quanti altri ne devi ancora ottenere. Stanno arrivando nuove regole. La prossima sfida riguarda la sostenibilità ambientale. Insomma risolto un problema, te ne si presenta subito un altro. Credo che con Stefano identificheremo quali saranno le mie priorità per il futuro”. Lewis Hamilton ha appena celebrato il settimo mondiale, raggiungendo così Michael Schumacher, dopo averlo superato per numero di vittorie: “Parliamo di due piloti davvero eccezionali, punti di riferimento per intere generazioni. Quello che ha fatto Lewis in Turchia, vincendo la corsa partendo da una posizione difficile, mi ha ricordato certe imprese di Michael nelle stesse condizioni. Qualcuno può obiettare che queste imprese sono agevolate dal fatto che hanno a disposizione le migliori macchine del momento, ma spesso le due cose vanno insieme, ovvero le vetture molto buone vengono affidate a loro perchè sono molto bravi. Ovviamente hanno personalità differenti. Michael era molto focalizzato sulla famiglia, lontano dalle piste era molto tranquillo, Lewis ha un profilo più alto, ha una vita sociale intensa tra musica, moda e cose così. Tutti e due, però, sono stati coscienti delle problematiche del pianeta: ovviamente conosciamo le ambizioni di Lewis, Michael ne aveva pure lui di differenti, probabilmente più nascoste all’occhio del pubblico. Diversi in tante cose ma ovviamente accumunati da un talento incredibile. Si possono vincere uno o due Mondiali, ma quando arrivi a sette è qualcosa di incredibile. Se Hamilton può arrivare addirittura a dieci titoli iridati? E’ possibile: fa parte di un team eccezionale e ha davanti a sè almeno 3 o 4 anni ancora al top. Al momento è difficile capire chi possa contrastarlo”. Brawn, che ha contribuito a creare l’era Ferrari e poi quella Mercedes, è certo che il Cavallino ha tutto per tornare ad essere subito competitivo: “Credo che il 2022 costituisca una bella opportunità, con una nuova filosofia di macchina. Non ho dubbi che a Maranello lavoreranno sodo sulla vettura del prossimo anno, ma la loro priorità deve essere il 2022, non possono sprecare una simile occasione”.
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