Coronavirus, Artom “Proteggiamo gli anziani e reinventiamo le festività”

“Non si può andare avanti così, anzi il pericolo è che la crisi di rigetto sia dietro l’angolo. Bisogna cambiare completamente il punto di vista: non più e non solo divieti ma una grande, consapevole, totale assunzione di responsabilità da parte di tutti noi. È arrivato il momento”. Lo scrive Arturo Artom, fondatore di Confapri, nel suo editoriale pubblicato su La Stampa.
“Da tutte le analisi fatte – aggiunge – emerge una mortalità con età media di 80 anni, con almeno 2-3 patologie pregresse. A ottobre questi dati avevano ispirato lo studio dell’ISPI e di altri istituti di ricerca che conducevano ad identificare una serie di misure per proteggere gli anziani, che avrebbero potuto salvare migliaia di vite, ma una serie di reazioni politiche aveva interrotto il dibattito. Risulta ora più che mai indispensabile ripartire dalla protezione degli anziani, su base responsabile e volontaria. Questa dovrà essere la strada per superare l’inverno mantenendo contenuta la curva dei decessi. Non vi è altra soluzione realistica”.
I primi banchi di prova, ricorda Artom, sono le prossime festività: “bisogna evitare di uscire per ricongiungersi con i familiari anziani. Ma questa indicazione può essere presa in considerazione solo se ci autoconvinciamo che sia necessaria per proteggere i nostri genitori e i nostri nonni, non per obbligo, per un divieto piovuto dall’alto ma per libera scelta. Servirebbe una grande campagna di comunicazione che veda coinvolti personaggi noti e volti televisivi impegnati a mettere in primo pianto questo aspetto di attenzione e protezione, raccontando come questa preoccupazione li abbia convinti a passare il Natale insieme virtualmente. Dobbiamo raccontare e fare capire che, al di là delle regole e dei divieti, sia proprio l’affetto per i nostri cari a farci scegliere di non ricongiungerci, senza tuttavia impedirci di celebrare insieme in famiglia le festività.
Certo ci vuole fantasia per reinventare il rito del cenone, del pranzo o della tombola in forma virtuale, ma dobbiamo pensare che in questi mesi siamo stati capaci di adattarci e modificare tante situazioni nella forma della partecipazione a distanza”.
Rilanciando una campagna di questo tipo “i media avrebbero un ruolo importantissimo, raccontando come sia possibile vivere insieme le feste anche se non fisicamente insieme e quindi contribuendo a evitare i ricongiungimenti con gli anziani come l’esito di una decisione volontaria e consapevole: una presa di posizione libera delle famiglie italiane che eccezionalmente per quest’anno decideranno di vivere un Natale insieme ma in modo diverso, per il bene di tutti. E se questa consapevolezza proseguirà per i mesi invernali, avremo realizzato di nostra sponte la migliore Zona Rossa immaginabile”.
(ITALPRESS).