Gravina “Ritorno tifosi allo stadio? Speriamo a gennaio”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ un campionato avvincente, che sta tracciando qualche sorpresa ma privo dell’elemento fondamentale, quel consumatore appassionato del prodotto che è il tifoso. Si sente, si vede, è uno spettacolo monco. Per quanto ancora lo sarà, non lo so, dipende dall’evoluzione della pandemia. Speriamo che dopo il 6-7 gennaio, quando si dovrebbe procedere all’apertura di alcune infrastrutture turistiche, probabilmente anche il calcio potrà ritrovare i tifosi. E’ un augurio, un auspicio”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno non nasconde un certo ottimismo per una parziale riapertura degli stadi al pubblico. E l’ottimismo c’è anche per quanto riguarda il rinnovo di Mancini. “Non c’è alcuna deadline, abbiamo due anni davanti a noi e mi appello al grande amore di Roberto per i suoi ragazzi, per la maglia azzurra, peril nostro Paese. Sono convinto che troveremo le condizioni per il rinnovo. Mancini sta raccontando una nuova storia che sta appassionando tutti gli italiani e gli dobbiamo essere grati. Al di là dei risultati e dell’imbattibilità, quello che sta coinvolgendo i tifosi è l’entusiasmo che genera questa Nazionale”, ha aggiunto Gravina, convinto che i prossimi Europei si svolgeranno nella forma itinerante prevista: “Tutti ci stiamo organizzando in quel senso, al momento non ci sono ipotesi di cambiamento”. Il numero uno della Figc ha intanto incassato il sostegno di Lega Serie A, Lega B e Lega Pro in vista delle elezioni federali di febbraio. “Raccogliere firme è un atto concreto e sentirsi già designato alla carica di presidente federale per il quadriennio 2021-24 da tre Leghe a poche ore dalla convocazione dell’assemblea è un record importante. C’è molto da fare e stiamo lavorando a una piattaforma programmatica per il futuro – continua – Il tema della sostenibilità è un contenitore a cui dare contenuti, bisogna offrire un prodotto più appetibile, serve anche discontinuità perchè alcuni errori sono stati commessi e dobbiamo dividere chi vuole davvero bene al calcio da chi vuole coltivare una posizione legata all’esercizio del potere. Sono particolarmente soddisfatto da questa spinta di grande energia che mi gratifica e mi fa sentire ancora più responsabile, il calcio ha bisogno di nuovo entusiasmo per centrare i suoi obiettivi e dare risposte concrete”. E fra queste c’è l’annosa riforma dei campionati. “C’è da rivedere il format, porre in essere questa riforma per una maggiore sostenibilità. E’ una riforma trasversale che coinvolge il mondo del calcio e con la quale, per esempio, la Lega Pro avrebbe maggiori risorse e condizioni migliori per dare il proprio contributo alla formazione dei giovani professionisti”, aggiunge riferendosi alle difficoltà economiche che stanno incontrando le società di serie C a causa della pandemia.
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