Refugee Teams, al via corso formazione in Sport e Integrazione

Prende il via oggi il corso di alta formazione istituito dal Settore Giovanile e Scolastico e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, attraverso il Centro di ricerca universitario Health Human Care and Social Intercultural Assessment, nell’ambito delle attività didattiche legate a Refugee Teams, la principale iniziativa di carattere sociale della Federazione, sviluppata dal 2015 in collaborazione con il ministero dell’Interno, l’Anci e il Sistema Centrale Siproimi, con il supporto di Eni e Puma. Il programma didattico, destinato agli operatori sociali dei centri Siproimi, ai collaboratori territoriali SGS e agli iscritti al Cisv, nato sulla base delle esperienze maturate nelle prime sei edizioni del progetto, vuole trasmettere gli strumenti necessari per ottimizzare la gestione dei flussi migratori nel nostro paese; formare professionalità in grado di creare, anche attraverso attività sportive come il gioco del calcio, una rete di accoglienza e favorire l’integrazione e la corretta gestione del fenomeno migratorio con particolare riguardo ai minori stranieri non accompagnati.
Il percorso formativo si articola in 28 moduli formativi, per un totale di 70 ore di formazione, e si prefigge l’obiettivo di promuovere la competenza culturale dei destinatari del progetto per migliorare il servizio di accoglienza; per prevenire e ridurre i fattori di stress e vulnerabilità con conseguente innalzamento del benessere psico-fisico dell’utenza straniera e rafforzamento della competenza culturale del personale sulle metodologie di prevenzione del fenomeno della violenza interculturale; migliorare la competenza da parte dei destinatari nella progettazione di azioni che implementino l’inclusione sociale attraverso il gioco del calcio; potenziare l”offerta del servizio offerto in termini di efficacia ed efficienza, realizzando pacchetti formativi che possano essere utilizzati in realtà differenti sviluppando azioni di governance a più livelli; costruire strategie efficaci per affrontare tutte le forme di incomprensione culturale e linguistica degli operatori sanitari e del personale della pubblica amministrazione verso i migranti; comprendere il diritto delle migrazioni e delle politiche nazionali e internazionali relative ai fenomeni migratori. Gli oltre 200 partecipanti che hanno formulato l’adesione al corso, potranno seguire i moduli didattici attraverso una piattaforma digitale sia in modalità sincrona che asincrona, prendendo parte alle diverse lezioni e ai gruppi di lavoro previsti dal programma.
(ITALPRESS).