Cito “Sanzioni Cio? Viviamo un incubo, sport di base a rischio”

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo vivendo un incubo. Il solo pensiero che i nostri atleti non possano partecipare ai prossimi Giochi Olimpici sotto l’egida della bandiera Italiana e dell’inno nazionale è scioccante per i protagonisti del nostro mondo. E allo stesso tempo sarebbe una vergogna per l’Italia tutta partecipare ai Giochi Olimpici dopo essere stata sanzionata dal Comitato Olimpico Internazionale per non aver rispettato i principi della Carta Olimpica, lo sport Italiano non merita questo!”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Taekwondo Angelo Cito, commentando le possibili sanzioni del Cio all’Italia per la mancata autonomia del Coni. “Il nostro passato, il nostro presente, non meritano questo futuro che è più vicino di quanto si possa immaginare. Non voglio neanche pensare a cosa comporterebbe per lo sport Italiano, ed in particolare per quegli sport – come il Taekwondo – che attendono le Olimpiadi per avere la meritata visibilità ed essere così ripagati di tutti i sacrifici fatti per parteciparvi, sia da parte degli atleti che delle Federazioni e da tutte le Associazioni Sportive.
Pensate: cosa sarebbe di un momento come quello della premiazione dei nostri atleti sul podio Olimpico senza quella bandiera che viene issata sulle note dell’inno nazionale? Ripeto, un film che non vogliamo vedere, che ci rattrista profondamente al solo pensiero” le parole del dirigente azzurro.

“C’è poi un altro aspetto che non possiamo non considerare. L’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle e le settimane di estrema incertezza che stiamo vivendo, hanno provocato anche allo sport importanti danni economici. Siamo andati incontro a un azzeramento di tutta l’attività con sacrifici enormi da parte di tutto il comparto a partire dalle Associazioni Sportive sul territorio. Ora domando a tutti: quale sponsor accosterebbe il proprio marchio a una nazione che è sanzionata dal CIO o a un atleta che non può fregiarsi della propria bandiera e del proprio inno durante la cerimonia di apertura e di chiusura dei Giochi?
Qui è seriamente a rischio la sopravvivenza stessa dello sport di base, che proprio dai Giochi Olimpici trae risorse importanti. E se questo stato di estrema incertezza dovuto alla pandemia dovesse perdurare, per quanto riusciremo ancora ad andare avanti?. E noi, in una situazione come questa, cosa facciamo? Mettiamo a rischio la partecipazione stessa dei nostri atleti ai Giochi Olimpici? E di cosa si parlerebbe se riuscissero – come sono certo che riusciranno a fare – a scrivere un’altra bellissima pagina di sport? A vincere una medaglia? Il risultato conquistato sarebbe probabilmente sopraffatto dalla sanzione inflitta al nostro Paese dal CIO per non aver rispettato i princìpi della carta olimpica. E questo si consumerebbe sotto gli occhi di miliardi di persone che seguono le Olimpiadi”.

“Tutto questo è ingiusto – prosegue Cito-. Ed incredibile che stia accadendo proprio all’Italia, Paese leader mondiale nello Sport. Qualcuno sottolinea che in questo momento altre sono le priorità. Beh, sicuramente. Ma non accetto questo discorso che tende a mettere in secondo piano il problema. Questa ora è diventata una priorità per il nostro Paese. Alla pari, certo, di altri problemi come quello della sanità, del lavoro e della scuola. E’ diventata una priorità perchè per molto tempo è stato sottovalutata l’emergenza e adesso mancano pochi giorni per evitare quella che, permettetemelo, sarebbe una vera e propria sciagura”.
(ITALPRESS).