Musella “Serve unità nazionale, su candidato per Milano valutiamo”

“Io sono perché ci sia una grande unità nazionale, come un pò ha indicato il nostro presidente Berlusconi. Fare vedere che le istituzioni sono unite, consapevoli, responsabili. È un forte messaggio che si deve dare ai cittadini e credo che sia responsabilità dei politici e di chi siede in Parlamento”. Lo ha detto Graziano Musella, deputato e commissario provinciale a Milano di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di Stampa Italpress, parlando della crisi di governo. Per Musella si tratta di “una crisi molto complessa” con “tante variabili” in una situazione in cui “si sta brancolando un po’ nel buio”. Secondo il parlamentare, “è interesse anche di Conte riaprire con Renzi in questa situazione”. Dopo la rottura con Salvini e quella con Renzi, per Musella, “anche Conte ha un po’ di responsabilità in tutto questo contesto” e “deve cercare di capire che la politica è anche arte di mediazione e di rapporti”. Una “stanca continuazione”, però, “non è possibile per gli italiani. Abbiamo migliaia di aziende che chiudono – ha spiegato – persone che soffrono non solo per la pandemia, ma soprattutto per aspetti di carattere economico. L’Italia non se lo può permettere e neanche l’Europa, che sta aspettando un Recovery plan serio e condiviso il più possibile con il Parlamento. O si forma una nuova maggioranza con una sua solidità, che potrebbe essere anche un nuovo governo, o è evidente che il rischio elezioni è molto alto”. La poltrona? “Per me è stata la prima esperienza, può essere anche l’ultima. Adesso il governo ha fatto i banchi a rotelle, faremo anche le poltrone a rotelle”, ha detto Musella con una battuta. Le defezioni nel partito in occasione del voto in Parlamento sono state “un po’ un fulmine a ciel sereno” ma il deputato non teme un’emorragia tra gli azzurri. “In questo momento no. Il partito – ha spiegato – è abbastanza unito nella responsabilità nei confronti delle istituzioni. Dopodiché vediamo come vanno le trattative, cosa succede nel campo del centrosinistra e cosa succede col governo. Sono elementi che purtroppo possono cambiare alcune idealità anche all’interno di Forza Italia”. Per Musella “Conte sta puntando a fare, con grande velocità, un partito suo. Vuole fare un punto di centro moderato, rivale di Forza Italia ma anche sicuramente di altre formazioni minori di centro, per raccogliere un petalo di questo nuovo governo che sarà in futuro combinato in questa grossa coalizione moderati-Pd. È chiaro che una cosa di questo genere può illudere anche qualche nostro parlamentare, nel miraggio di una poltrona o di uno sviluppo futuro. Però per ora Forza Italia è bella quadrata”.
Spazio poi a una riflessione anche sulla situazione della pandemia in Lombardia. “L’anno scorso a marzo – ha ricordato – eravamo la regione che purtroppo ha subito per prima questa crisi che ci ha portati a chiudere in modo pesante. Adesso non è il caso, anche perché stiamo morendo dal punto di vista economico. Io sono per aprire tutto con regole molto ferree e chi sbaglia paga”, ha aggiunto. Musella è anche commissario di Forza Italia a Milano, dove si lavora per le prossime amministrative. “Molto è legato alla data delle elezioni, che non è ancora definita al 100%. Secondo me a giugno, con la chiusura delle scuole si potrebbe anche votare”, ha spiegato. E sul candidato azzurro osserva: “In questo momento stiamo valutando, si sta discutendo. Ci sono molti nomi sul tappeto. Lupi, per esempio, è stato uno dei candidati indicati. Non sono d’accordo su candidati civici, però a livello nazionale il nostro partito, Meloni e Salvini hanno deciso di scegliere candidati civici. Nel governare un Comune bisogna avere anche un’esperienza importante dal punto di vista amministrativo e politico”.  In generale, secondo Musella, sul territorio per il partito “il sentiment è quello di un’adesione a questa linea di responsabilità presa dal presidente Berlusconi. Siamo nel centrodestra e ci presenteremo uniti nelle varie elezioni locali”, ha aggiunto, parlando poi di “svolta di responsabilità e aiuto alle istituzioni. Non siamo sovranisti ma siamo europeisti. Questa scelta di linea ci sta caratterizzando e ci aiuta a crescere, anche dal punto di vista elettorale”.
(ITALPRESS).