Raggi “Shoah orrore che ha marchiato il secolo scorso”

ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento in cui la pandemia fa ancora molto parte della nostra vita, e dobbiamo sospendere quelle che sono le tradizionali celebrazioni, è fondamentale continuare a rimanere fermi su quelli che sono i nostri punti fondanti della nostra democrazia”.
Lo ha detto la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, aprendo la maratona online che Roma dedica al giorno della Memoria. “Organizzare una maratona per continuare a porre l’accento e ricordare, fare memoria di ciò che è stato è fondamentale per evitare che si disgreghi questo patrimonio di conoscenza che serve a noi, perchè abbiamo sempre detto che il nostro stato la nostra democrazia è nata, è frutto anche degli orrori che ci sono stati il secolo scorso” ha aggiunto ” e quindi è fondamentale continuare a ricordare quel passato”.
Raggi ha ricordato che “Roma Capitale lo fa ogni anno, lo faceva prima della pandemia, riuscire anche a riorganizzare queste celebrazioni durante la pandemia è fondamentale, altrimenti si va a disgregare quel tessuto che dobbiamo mantenere la memoria di ciò che è stato genera il nostro presente e il nostro futuro ed è solo attraverso questa consapevolezza che possiamo mantenere la barra dritta prevenire ulteriori derive razziste, xenofobe”. La sindaca di Roma Capitale ha spiegato che “purtroppo in Europa, in questi ultimi anni, si stanno riaccendendo alcune scintille, allora sta nella nostra capacità neutralizzare subito questi fenomeni, l’indifferenza è l’anticamera di queste derive, non possiamo mai chiudere gli occhi. Bisogna abituarsi da subito a quali sono i segnali, e arginare subito manifestazioni di violenza, questo diventa una sorta di partecipazione civica e attivismo per diventare persone consapevoli”.
“L’orrore della Shoah ha marchiato in modo indelebile il secolo scorso” ha concluso “la mia generazione ha la fortuna di non avere vissuto quell’epoca ma anche la sfortuna di non poter più ascoltare le testimonianze dirette, i superstiti sono pochi. Abbiamo deciso di rinominare alcune strade che nella toponomastica della nostra città ricordavano alcuni firmatari del manifesto della razza, e abbiamo fatto, insieme ai ragazzi delle scuole, un percorso partecipato per trovare nuove personalità per intitolare quelle strade, anche il ricordo all’interno della toponomastica, può descrivere quale tipo di storia vogliamo ricordare, noi vogliamo ricordare le vittime non i carnefici”.
(ITALPRESS).