La qualità delle leggi nelle Marche, i lavori delle commissioni

ANCONA (ITALPRESS) – Attenzione alle istanze dei territori, attraverso un costante rapporto con le rappresentanze locali, sia istituzionali che associative, per una produzione legislativa efficace e capace di andare incontro alle esigenze delle comunità.
E’ la filiera che, in questo primo scorcio di undicesima legislativa, si può scorgere anche analizzando l’impronta delle attività all’ordine del giorno dei lavori delle Commissioni permanenti e del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche. La buona qualità di una legge si misura anche e soprattutto dalla capacità di saper cogliere e valorizzare la tradizione locale propria di un territorio. Esempio recente ne è la proposta per la tutela del patrimonio storico e culturale della carta e della filigrana, licenziata dalla Commissione Affari istituzionali e Bilancio, con la conseguente valorizzazione di luoghi e città simbolo, quali Fabriano, Ascoli Piceno e Pioraco.
Il ruolo del territorio come motore di nuova crescita nell’ambito dell’attività della Commissione Sviluppo economico con il credito agevolato per micro e piccole imprese e la road map della ricerca di nuovi finanziamenti europei per lo sviluppo rurale.
Con la Commissione Governo del Territorio la citata attenzione alle esigenze che provengono dalle realtà locali e l’importanza di uno scambio di informazioni senza soluzione di continuità divengono vere e proprie stelle polari. Salvaguardare e tutelare il territorio e la rete delle acque, contenere i movimenti franosi, proteggere la costa e valorizzare ambiente e paesaggio come spazi e patrimonio comuni sono i capisaldi dell’attività che si è avviata e che si intende portare avanti, sempre – è bene ricordarlo – attraverso l’ascolto.
Un ascolto che è indice del lavoro anche della Commissione Salute che, sullo sfondo dell’emergenza pandemica che non ha risparmiato nessuno, ha avviato in modo meticoloso e puntuale il confronto con ogni singola componente del mondo della Sanità regionale, dalle strutture più piccole fino a quelle di più grandi dimensioni.
In un certo qual modo, a vigilare su quello che è e sarà l’operato delle Commissioni permanenti e la loro produzione normativa che, successivamente, dovrà approdare al voto d’Aula, è il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche. L’organismo consiliare, nato nel corso della precedente legislatura, accompagna la miglior definizione delle proposte e delle iniziative di legge, tarandole sulle reali necessità dei cittadini e del territorio e garantendone di fatto l’efficacia.
(ITALPRESS).