Le giovani start up guardano al welfare, della persona e non solo

MILANO (ITALPRESS/WEWELFARE.IT) – Sulla scia del diffondersi dello smart working e il conseguente boom di startup digitali (nel 2020 + 25,1%), nell’ultimo anno è nata anche ShoesOff Club. Creata da un gruppo di under 30 è la nuova piattaforma di servizi per la casa e la cura personale pronta ad allargarsi anche all’ambito del welfare aziendale. Ne abbiamo parlato con uno dei founders, Giulio Graziani classe 1994.
La vostra mission in che modo incontra il welfare?
La mission di ShoesOff Club è quella di semplificare la vita delle persone. Per farlo abbiamo creato una piattaforma di servizi on-demand che ha come obiettivo quello di fornire la soluzione ideale a qualsiasi problema domestico e relativo alla cura personale in pochi semplici passi. Oggi risolvere un problema domestico anche banale è un processo macchinoso ed inefficiente per il quale spesso si finisce a passare ore su internet alla ricerca del professionista giusto senza trovare soluzione. Allo stesso tempo però problemi in ambiti diversi hanno trovato soluzioni semplici ed economiche: i servizi di food delivery ci danno la possibilità di scegliere tra centinaia di opzioni quella più adatta a noi, Amazon ci consegna direttamente a casa una vasta gamma di prodotti, il Car Sharing, ci permette di avere accesso ad una macchina senza doverne essere proprietari. Ci siamo domandati perchè nessuno aveva fatto la stessa cosa con i problemi domestici. Un sito o una App dove con un click, il cliente prenota qualsiasi servizio relativo alla cura della casa e della persona, in modo semplice e sicuro. Proprio come acquistare un prodotto su Amazon. Oggi le aziende stanno puntando molto sul benessere dei propri dipendenti. E siccome gestire la propria casa è a tutti gli effetti un secondo lavoro, il servizio offerto da ShoesOff Club può rappresentare un benefit non indifferente per i dipendenti.

Un anno di cambiamenti il 2020: come si sono modificati i bisogni delle persone?
Nel 2021 si prevede che il 16% degli italiani lavorerà in smart working. Le persone avranno quindi necessità di sentirsi a proprio agio nell’ambiente casalingo, che assumerà un’importanza sempre maggiore. Si farà più caso alla lampadina fulminata, alla maniglia della porta difettosa, o alla macchia di umidità nel bagno. Nel periodo Post COVID abbiamo registrato un importante aumento delle richieste sulla nostra piattaforma. La maggior parte delle quali rientrano nella categoria tinteggiature e nella categoria interventi idraulici. Riteniamo che questo sia dovuto a due driver principali: da un lato chiaramente, lo smart working ha portato un’usura maggiore della casa, portando quindi un incremento degli interventi di manutenzione. Dall’altro lato, il fatto di dover passare più tempo a casa, ha portato negli Italiani il desiderio di rinnovare le proprie abitazioni.
Pensate di ampliare il vostro target di riferimento anche a aziende e coworking?
Sicuramente sarà uno dei prossimi passi che faremo, ci siamo resi conto in questo primo anno di attività, che la cura della casa da un lato è un aspetto imprescindibile dall’altro richiede molto tempo e dedizione, dalla ricerca della figura al coordinamento del lavoro alla gestione di eventuali controversie per lavori non svolti secondo gli standard. Oggi la cultura di molte grandi aziende è sempre più rivolta alla tutela ed al benessere dei propri dipendenti, per questo crediamo che il nostro servizio possa rappresentare un sostegno importante alle misure messe in atto dalle aziende per salvaguardare il benessere dei propri dipendenti.
Orizzonte smart working oppure no. Come pensate evolverà il rapporto con il luogo di lavoro per i dipendenti di un’azienda e cosa si aspetteranno di trovarvi?
Sicuramente, questo periodo ha messo in risalto sia aspetti positivi che negativi sul lavoro da remoto: da un lato, sicuramente la chiusura degli uffici ha creato un senso di solitudine ed un forte bisogno di socialità, dall’altro le persone hanno risparmiato tempo e denaro non dovendosi recare sul posto di lavoro, non pagando il parcheggio e non dovendo acquistare il pranzo. Anche se questo periodo è stato generalmente negativo per la maggior parte dei settori e delle aziende, la diffusione dello smart working ha permesso e permetterà a queste ultime di risparmiare sui costi di affitto, pulizia, consumi e corsi sulla sicurezza, per via di un afflusso ridotto alle proprie sedi. Crediamo quindi che il prossimo passo per tante aziende sarà quello di investire nuove risorse economiche nel welfare aziendale con servizi dedicati alla cura della casa e della persona.
In un momento storico così complesso, cosa vuol dire per un gruppo di giovani imprenditori creare una nuova start up e investire in un progetto?
E’ sicuramente un momento storico delicato anche se la nostra generazione non è nuova a momenti simili. Quando abbiamo iniziato il liceo nel 2008 era appena scoppiata la “crisi” che ci ha accompagnato fino ad oggi. Ma questo non deve abbatterci, anzi è importante impegnarsi ora al 100% per uscirne ancora più forti. Essere giovani imprenditori e lavorare ogni giorno per costruire qualcosa di nostro è avvincente. Anche se il periodo è piuttosto difficile, perchè è complicato trovare investitori pronti a rischiare su una start up e trovare clienti disposti a spendere, non possiamo che avere coraggio e andare avanti con la convinzione che i primi successi non tarderanno ad arrivare. L’importante è partire dalla base cercando di vedere anche le cose più difficili in maniera semplice per poi implementare cambiamenti quando si è in grado di farlo.
Possibile avere una stima dei risultati finora raggiunti tra dati
confermati e, se ce ne sono, di inattesi?
In questo primo anno, nonostante l’emergenza Coronavirus, possiamo dire di aver ricevuto una risposta molto incoraggiante dai nostri utenti. Abbiamo registrato più di mille servizi effettuati, un ottimo tasso di ritorno dei nostri clienti a testimoniare che il valore aggiunto che creiamo è chiaro e misurabile ed infine siamo stati un’opportunità per molte figure di rimettersi in gioco lavorativamente durante quest’emergenza economica. Al momento ci stiamo avviando verso un aumento di capitale che ci consentirà di estendere il nostro servizio in più città. Il nostro obiettivo è di espanderci città per città e diventare un punto di riferimento per la rete di servizi a domicilio. Noi vogliamo svilupparci seguendo i driver della semplicità e della tutela del cliente. Il nostro obiettivo è quello di rendere l’home service semplice e sicuro come acquistare un prodotto su Amazon.

(ITALPRESS).