Le imprese fanno sistema, nasce “Milano Smart City Alliance”

MILANO (ITALPRESS) – Lavorare in sinergia e fare sistema tra imprese per favorire lo sviluppo della città del futuro in chiave smart, grazie a progetti condivisi e innovativi a beneficio di cittadini e aziende. Con questo spirito è nata la “Milano Smart City Alliance”, un’alleanza tra imprese che, in partnership con istituzioni e stakeholders del territorio – in particolare il Comune di Milano -, agisce ideando progetti catalizzatori e sostenendo iniziative per promuovere un modello di sviluppo urbano basato su innovazione , sostenibilità e collaborazione.
La “Milano Smart City Alliance”, promossa da Assolombarda e formata ad oggi da un comitato di nove imprese – A2A Smart City, Accenture, ATM, Cisco, Coima, Enel X, IBM, Siemens, TIM – sostiene l’open innovation affinchè stimoli imprese e start up a impegnarsi nella creazione di nuove soluzioni e progetti smart con un significativo impatto per la città in ambiti come la digitalizzazione , la sicurezza e l’utilizzo dei dati , ambiente ed energia , la mobilità sostenibile e le nuove modalità di lavoro.
“Con la ‘Milano Smart City Alliancè le imprese, facendo sistema, danno un contributo concreto per costruire un futuro sostenibile e resiliente, creando una città più facile e piacevole da vivere per cittadini e imprese.
Un esempio sono i progetti sul coworking, grazie ai quali l’Alliance sta dando una mano importante per fronteggiare e traguardare la crisi Covid 19 – ha dichiarato Gioia Ghezzi , Vicepresidente di Assolombarda con delega a Sviluppo sostenibile e Smart Cities e Presidente della ‘Milano Smart City Alliancè – . La città si sta dotando di un modello di crescita nel quale pubblico e privato, insieme ai cittadini, collaborano nella identificazione delle priorità. E, in questa direzione, la ‘Milano Smart City Alliancè crea sinergie tra progetti esistenti e lancia nuove iniziative in ambito smart; nuovi modi di collaborare e lavorare tra imprese, istituzioni e cittadini. Da qui nascono progetti concreti, che vanno dall’utilizzo di tecnologia e software per aumentare la resilienza ad eventi meteo alle ‘near working communities’ per favorire il lavoro vicino alla propria abitazione, fino a piattaforme comuni di dati . In questo modo è possibile sviluppare un ecosistema.
(ITALPRESS).