Covid, Magrini “Situazione ancora grave, vaccinare prima possibile”

BOLOGNA (ITALPRESS) – La situazione dell’Italia “è ancora di estrema gravità e continuiamo a essere preoccupati per il numero molto elevato di morti, intorno ai 500 al giorno. Lo sforzo attuale deve essere di vaccinare il prima possibile, sapevamo che la curva sarebbe rapidamente cresciuta verso aprile, maggio e giugno”. Lo ha detto il direttore generale dell’AIFA, Nicola Magrini in un intervento al ciclo di incontri “Il Lettino e la Piazza” organizzato dal Centro psicoanalitico di Bologna e della Biblioteca Salaborsa. “I vaccini – aggiunge – sono diventati la cura, la migliore possibile per il Covid, visto che i trattamenti disponibili sono stati limitati e finora non soddisfacenti”. Collegato all’emergenza pandemica “c’è una vaccinazione di massa mai vista prima a livello mondiale”.
I progressi “sono stati identici in tutto il mondo, l’idea che ci siano posti dove si possono avere cure straordinarie è sbagliata, salvo piccole finestre. Quello che ci ha dato maggior forza è stato valutare i progressi della ricerca e solo per l’Italia in un anno abbiamo esaminato 210 sperimentazioni e ne sono state approvate un terzo”. Da questa crisi “è uscito rafforzato il nostro sistema sanitario nazionale. Non c’è stata la fuga del privato, quando si tratta delle grandi cose ci siamo affidati e fidati del SSN e abbiamo fatto bene. Nell’emergenza si impara che la flessibilità è importante quanto la rapidità e la gestione dell’incertezza che deve essere fatta con grande umiltà”. Magrini rivela di essere rimasto sorpreso dalla velocità con cui si è arrivati al vaccino, specie pensando che per l’HIV non è stato ancora trovato dopo tanti anni: “Io non pensavo che a dicembre sarebbe arrivato il vaccino e a gennaio si vaccinasse. Capisco che l’attesa del vaccino sia diventata spasmodica, ma io non ho mai avuto paura che i vaccini non arrivassero. Adesso stanno arrivando in grandi quantità, certo ne vorremo di più, ma non dobbiamo dimenticare che dobbiamo vaccinare 7 miliardi di persone, non solo l’Europa o gli Stati Uniti”.
(ITALPRESS).